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L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con l’Inter per vivere un Natale da sogno…

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Vittoria con la Fiorentina e altri 2 punti portati a casa. Totale? 34 punti in 17 giornate…chi lo avrebbe mai detto questa estate dopo il caos e la depressione cronica che la vicenda Bielsa aveva creato in tutti noi appena 5 mesi fa eh?! Come cambiano le cose con il tempo…è il bello del calcio, è il bello della vita. Sono bastati pochi mesi a questa Lazio per farsi amare di nuovo. Una squadra da temere, guai a sottovalutarla, macina punti e dispensa gol e bel gioco. Procedere a passo spedito e a fari spenti ha certamente aiutato nel percorso di crescita degli uomini di Inzaghi. Mai come ora questa è la sua squadra e del suo staff. Inzaghino in così poco tempo, aiutato dalla conoscenza ultra decennale di questa realtà, è riuscito a rendere tutto così maledettamente facile. Ora Inzaghi si prepara per incidere il suo nome nella storia: il tecnico della Lazio infatti potrebbe fare il record di punti nel girone d’andata dell’era Lotito. Per ora il migliore è Petkovic, con i suoi 39 punti nel 2012-13. Nei prossimi due impegni la Lazio dovrà affrontare Inter a San Siro e Crotone all’Olimpico, ultima giornata di andata di questo campionato. Per diventare la migliore Lazio alla diciannovesima giornata Inzaghi dovrà fare bottino pieno in entrambe le sfide. Operazione più facile contro i calabresi, mentre l’Inter sembra aver trovato i giusti schemi con l’ex Pioli in panchina. Inzaghi invece ha trovato nell’imprevedibilità tattica e nell’assenza di pedine insostituibili i punti di forza. E pensare che un tempo Inzaghi rubava da Pioli i segreti del mestiere, adesso studia le mosse per annientarlo sul campo. Dovrà magari prendere spunto dalla partita dello scorso anno, quando i biancocelesti espugnarono San Siro con un 2 a 1, in panchina c’era Pioli e la doppietta fu realizzata da Candreva. Due che ora indossano i colori neroazzurri, un motivo in più per una grande prestazione.

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MILINKOVIC, L’IMPRESCINDIBILE – Quanto è cresciuto il piccolo-grande Sergej con mister Inzaghi, in questo arco di tempo. Contro i viola è lui a trovare l’assist vincente per Keita, lui a procurarsi il rigore buono per il raddoppio. Un gigante, agile, che nella sfida contro i toscani – grazie alla quale timbra le 50 presenze in biancoceleste – recupera 9 palloni, percorre 12.659 km a una velocità media di 8.2 Km/h, si fa vedere in tutte le parti del campo, pronto a ripiegarsi e coprire o a inserirsi, dare una mano agli attaccanti oppure cercare direttamente il gol. Il serbo è diventato insostituibile. Cambiano i moduli, girano gli uomini, eppure lui c’è sempre a dare peso al centrocampo e, con la continue sortite offensive, a sbloccare le partite più complicate. Ha realizzato 3 gol in stagione sempre come primo marcatore, mettendo in discesa partite molto complicate: in Europa come lui tra i centrocampisti soltanto Khedira ha questi numeri. Di testa le prende tutte, aiuta la difesa, affianca Immobile in attacco come a Genova contro la Samp dove è tornato a fare il trequartista, Milinkovic incarna il prototipo del centrocampista moderno. Sarà uno degli uomini chiave su cui Inzaghi punterà questa sera per battere l’Inter.

QUESTA SERA SERVE IL MIGLIOR CIRO – Gli ultimi gol del 2016. Dopo sei partite di digiuno quella di stasera contro l’Inter potrebbe essere per Ciro Immobile la chance buona. È la prima volta in tutta la sua carriera che l’attaccante di Torre Annunziata vive un’astinenza così lunga. Prima di oggi era rimasto a bocca asciutta per un massimo di cinque match quando indossava la maglia del Torino. Contro Handanovic Ciro potrebbe finalmente sbloccarsi: l’attaccante napoletano lo ha sempre battuto ogni volta che si sono incontrati. 

Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: l’Inter di Stefano Pioli

Marco Lanari

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