Da circa dei mesi ha appeso gli scarpini al chiodo ma è innegabile che al calcio manca un campione a 360° come Miro Klose. La nuova avventura nello staff tecnico della nazionale tedesca ormai è la sua nuova vita ed ha intenzione di imparare tanto per poi un giorno togliersi tante soddisfazioni come allenatore. È tornato a parlare, Miro Klose. Lo ha fatto dopo un lungo silenzio in un’intervista rilasciata al settimanale Welt Am Sonntag. L’ex bomber della Lazio e l’uomo che ha fatto la storia della Nazionale tedesca ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto ad attaccare gli scarpini al chiodo:
“L’ho fatto per la mia famiglia, che voleva sentirsi finalmente a casa. Ho rispettato il loro desiderio“. Arrivederci Roma, si torna in Germania. Anche se le offerte non mancavano: “Avrei potuto giocare altre due stagioni ad alto livello. Mi sarei potuto trasferire da qualche parte anche da solo, ma so come sono fatto. Ho bisogno della mia famiglia accanto“. Nessun rimpianto però. Di battaglie ne ha combattute tante nella sua carriera (quasi 700), la maggior parte vinte. E in molte occasioni c’è stata la sua firma. Adesso è arrivato il tempo del meritato riposo: “Ero talmente saturo di calcio che fino a ottobre non ho più guardato partite, spesso guardavo i risultati solo il lunedì. Adesso voglio guardare il calcio da un’altra ottica, per questo ho iniziato il praticantato alla DFB“. Un nuovo Klose, la stessa umiltà e semplicità di sempre.