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Delio Rossi incensa Inzaghi e consiglia la Lazio

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A Formello si sogna in grande, giocatori e tifosi sognano la Champions League anche se le ambizioni all’inizio della stagione erano minori. I risultati conseguiti dai ragazzi di Inzaghi hanno caricato l’ambiente e inoltre hanno aumentato la fiducia e l’ottimismo nella squadra per il raggiungimento di un risultato insperato. La Lazio però ha anche  evidenziato un limite: ogni volta che si ritrova sotto fa fatica a risalire la china. Sino a oggi in 18 partite di campionato i biancocelesti si sono trovati per 8 volte a dover rimontare, 4 volte ha pareggiato (Chievo, Bologna, Torino e Napoli) e le altre 4 ha perso (Juve, Milan, Roma e Inter), senza mai riuscire a raccogliere i tre punti. La cosa inizia a preoccupare perché, anche come sottolineato dallo stesso Inzaghi dopo la sconfitta con l’Inter, bisogna stare attenti che non diventi un problema di testa. “Non si deve però nemmeno ingigantire il tutto — spiega l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport —. Il campionato della Lazio è ottimo, quello che conta è questo”.

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La squadra di Inzaghi in quest’ultimo periodo non è stata perfetta ma secondo l’ex Rossi non si poteva pretendere di più: “La squadra non è stata costruita per questi traguardi, essere quarti a metà stagione è quanto di meglio si potesse ottenere”.

Come si può risolvere il problema della rimonta: “Basta mostrare la classifica ai ragazzi e convincerli che è meritata. Bisogna rafforzare la loro autostima”.

Per Rossi i problemi da risolvere potrebbero essere altri: “Nella ripresa la squadra troppo spesso cala. Bisogna capire perché”.

Immobile si deve sbloccare: “Ha perso un po’ di brillantezza. Potrebbe essere utile sgravarlo da qualche compito difensivo”.

Secondo il tecnico romagnolo il principale artefice dei risultati biancocelesti è Inzaghi: “Simone ha portato a termine una rivoluzione copernicana. Da calciatore, come ogni attaccante, ragionava come se fosse lui il centro dell’universo. Ora da allenatore mette gli altri al centro. Ha il gruppo in mano, ne è il padrone, il suo vero merito è questo e non è cosa di poco conto”.

Il giocatore che l’ha sorpresa di più: Milinkovic. E’ il prototipo del centrocampista. Sa fare tutto. E’ bravo di testa, tecnicamente e aiuta la squadra in entrambe le fasi. È cresciuto tantissimo”.

Secondo Rossi l’importante è che lo spogliatoio resti tranquillo e carico: “I giocatori non devono sentirsi responsabilizzati, l’importante è che sappiano che stanno facendo una grandissima stagione”.

Ma nonostante il terzo posto sia vicino Rossi tiene basse le aspettative: “È presto per parlare di Champions. Se a marzo la classifica sarà ancora questa allora sarà giusto pensarci, ma non ora. Manca ancora troppo tempo, ci sono ancora troppi punti in palio”.

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