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Cruciani è un fiume in piena contro la Roma

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Si scatena ancora una volta la rabbia Giuseppe Cruciani. Nel mirino del giornalista tifoso biancoeelste questa volta sono i cugini giallorossi e i loro puerili comportamenti dentro e fuori dal campo. Di questo e di altro Cruciani ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

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“Non bisogna prendersela con la società dopo il derby. Per me è sempre sbagliato non parlare, dopo una partita come Lazio-Roma è giusto intervenire davanti ai microfoni, ma nessuno si poteva aspettare le parole di Lulic. La Roma comunque dopo il gol doveva tornare subito in campo. Hanno esultato davanti la panchina della Lazio e forse sarà volata qualche parola. Non penso Che Strootman abbia lanciato l’acqua senza motivo, una ragione ci sarà. Comunque è un gesto da condannare, ed è scandaloso che la prova tv non lo condanni questo gesto. Questo pomeriggio ho fatto una litigata con un tifoso della Roma, che ha approvato le parole di Baldissoni. Quest’ultimo ha convinto i tifosi della Roma che ci sta un complotto contro i giallorossi, che giocheranno senza Strootman contro il Milan e la Juve. Devono sempre dare colpa al Palazzo. La squalifica secondo me verrà tolta, perché non ha base solide giuridiche. Comunque la Roma non dipende da Strootman, non è mica Higuain. La squalifica per la simulazione comunque ha sorpreso un po’ tutti. La partita comunque è falsata, Cataldi andava solo ammonito e Strootman andava espulso per l’acqua lanciata e per la simulazione. A Roma si vincerà quando cambierà mentalità, poi ovviamente servono investimenti importanti. Spalletti? Ha fatto una battuta divertente, ci può stare. Ora il problema sarà capire cosa accadrà a gennaio. Ho letto di de Vrij al Manchester, sono tutte cavolate. Poi se a giugno arriverà un’offerta importante per un giocatore con tanti problemi fisici ci può stare la cessione. Il caos post-Referendum? Questa procedura lentissima che abbiamo in Italia è una buffonata, sembra di essere tornati ai tempi dello Statuto Albertino. Renzi ha impostato questo Referendum come la sua vita o morte. Adesso coerentemente deve andarsene, anche se io non ho nulla contro di lui, anzi”.

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