Il noto procuratore romano, Dario Canovi, parla della Lazio e di mercato ai microfoni di Radio Sei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900”:
“Non si può essere ottimisti guardando ai precedenti mercati invernali della Lazio. Quest’anno la società dovrebbe fare qualcosa per cercare di migliorare gli ottimi risultati fatti nella prima parte di stagione. Gli investimenti oltre a garantire dei risultati in campo porterebbero anche miglioramenti dal punto di vista economico. Keita, Biglia e de Vrij sono nella stessa situazione precaria: sono molto richiesti, per cui arrivare ad un anno dalla scadenza significa perderli o comunque avere dei benefici ridotti rispetto alla loro valutazione. Se la Lazio diventasse una squadra di vertice, i giocatori rimarrebbero a Roma, città in cui si vive anche bene”. L’esperienza del procuratore gli permette di osservare da vicino e capire le dinamiche legate a questi nomi: “Biglia ha un mercato inferiore rispetto ai compagni: è un ottimo giocatore, ma non uno che tutte le squadre vorrebbero. Secondo me la Lazio dovrebbe tentare il rinnovo subito e nel caso non ci riuscisse metterlo sul mercato. La Fiorentina e il Napoli stanno adottando la formula del rinnovo con la clausola, potrebbe essere una strada percorribile. Mantenere dei buoni rapporti con i procuratori è indispensabile anche se Lotito non è molto portato. Con i nuovi regolamenti gli agenti hanno perso quel pizzico di morale che prima c’era: spesso guardano più al loro interesse che a quello del proprio assistito”. Sul mercato in entrata: “Le punte centrali mancano a tutti, ciò non significa che Djordjevic sia un uomo mercato. Quando il serbo arrivò dalla Francia dissi che era un giocatore modesto, può giocare in una squadra di media classifica non in una da primato e non può neanche attirare le attenzioni di un calcio ricco come quello cinese. La sua valutazione credo che sia intorno a 3-4 milioni di euro, una cifra che non può svoltare il mercato della Lazio. Paloschi lo prenderei di corsa perché è un giocatore che ha sempre fatto gol. In questo momento è un po’ sottovalutato come Immobile lo scorso anno. Quanto a Torreira, credo che la Sampdoria non lo lascerà partire, la vedo più una pista calda per l’estate: abbina una buona qualità alla quantità, è un ottimo prospetto”.Infine dice la sua sull’obiettivo terzo posto: “Credo che per la Champions ci sono almeno 5 squadre che stanno viaggiando a ritmi alti, considerando il rientro dell’Inter. Forse la Lazio equivale al Milan, mentre se i nerazzurri sistemassero qualcosa a centrocampo, per esempio con Lucas Leiva, potrebbero puntare all’Europa che conta. Pioli lo considero una dei tecnici più intelligenti del campionato italiano”