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Canigiani: “Stadio, Macron, store al centro e sponsor, ecco tutte le novità per la Lazio”

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Sono giorni densi di novità questi in casa Lazio. Dall’inaugurazione, giovedì scorso, di un nuovo punto vendita ufficiale alle promozioni per riempire l’Olimpico, si lavora praticamente a tutto campo. Ad illustrare il tutto Marco Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste, attraverso le pagine de ‘Il Tempo’. Tanti i temi toccati, a partire dalla partita di stasera contro la Fiorentina, dove i 25mila spettatori circa attesi sono un dato abbastanza positivo, considerando il trend iniziale, ma comunque non troppo esaltante: “Sinceramente mi sarei aspettato un po’ di più, soprattutto dopo la vittoria contro la Sampdoria. In ogni caso la risposta del pubblico sarà positiva”.

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Poi sui mini abbonamenti e il sogno ‘stadio di proprietà‘: “Ne abbiamo venduti circa 5 mila, è un modo come un altro per abituare la gente a rientrare allo stadio. Ormai purtroppo si stanno disabituando, non esistono più le usanze di una volta. Adesso partecipare ad una partita di calcio è diventato un problema. Serve tempo, ma speriamo di riuscirci. Lo stadio di proprietà cambierebbe tutto, modificherebbe completamente l’approccio di andare a vedere le partite, sarebbe come vivere un grande evento ogni volta. In Italia i tifosi sono eccessivamente condizionati dai risultati, la gente non si avvicina per passione. All’estero hanno strutture che invece permettono l’approccio a prescindere”.

Qualche parola inoltre sulla partnership, vicina al rinnovo, con la Macron e sulla ‘maglia bandiera‘: “Per l’accordo siamo a buon punto, praticamente ai dettagli. La Macron è una grande azienda che ti permette di personalizzare molto il materiale, a differenza da tutti gli altri marchi. Posso anticipare che la maglia del prossimo anno avrà una particolarità veramente carina. Maglia bandiera? Quest’anno non la useremo, mentre per il futuro la centellineremo, perché le cose che non si trovano più sono quelle che hanno sempre più valore. La nostra idea era quella di farla diventare la casacca ufficiale per le competizioni europee, purtroppo la UEFA non ce lo ha concesso. E’ un problema capitato anche al Paris Saint-Germain”.

Infine, sull’apertura di un nuovo store ufficiale nel centro di Roma e sul futuro sponsor: “È un nostro obiettivo da sempre, necessita però di un grande investimento. Come dice sempre il nostro presidente per i giocatori, anche un negozio del genere ha bisogno dei famosi tre parametri. Acquistare uno spazio in una location del genere prevede dei costi molto importanti. Con la Macron, nel nuovo contratto che stiamo per firmare, c’è anche discorso avviato per aprirlo insieme. Per quanto riguarda lo sponsor sulla maglia, ci sono talmente tanti discorsi in cantiere che potrebbe accadere qualsiasi cosa. In ogni caso le aziende fanno sempre delle analisi molto accurate, quindi dipende anche dall’ambiente che trovano. Ci deve essere il clima giusto per siglare accordi così importanti”.

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