Al termine della gara persa dai ragazzi di Andrea Bonatti sul campo del Latina sono intervenuti ai microfoni di Lazio Style Channel Edoardo Rezzi e Cassio Cardoselli.
Queste le parole del centrocampista biancoceleste Rezzi: “Sono d’accordo con quanto riferito dal mister, abbiamo incassato delle reti che una squadra come la nostra, che ambisce alle posizioni di vertice, non può subire. È stato pazzesco prendere gol da un corner a nostro favore. Siamo stati disattenti e poco cattivi. Non abbiamo alibi né scuse. Con questo risultato, il nostro campionato resta positivo ma il processo di crescita si è interrotto. Dalla seconda posizione, ora siamo scivolati al quinto posto. Ora, però, testa al Verona: sarà una partita importante che dobbiamo vincere. Non abbiamo scuse. Anche se giochiamo tre partite in una settimana, siamo la Lazio e dobbiamo sempre imporci. Non è questo il modo con il quale dobbiamo affrontare una partita. La nostra autostima resta comunque alta perché venivamo da due grandi vittorie contro la Fiorentina in campionato e contro il Palermo negli ottavi di finale di TIM Cup. Nonostante questa battuta d’arresto, siamo consci del nostro valore. Rossi è un giocatore importante ma anche la sua assenza contro il Latina non deve tramutarsi in un ulteriore alibi; dobbiamo saperci adattare a ogni situazione e giocare come sappiamo anche senza il nostro capitano”.
Questo il commento di Cardoselli: “Nello spogliatoio c’è rammarico e tristezza. Siamo consapevoli di aver perso per errori e disattenzioni che una squadra come la nostra non può permettersi. Venivo da 210 giorni di assenza, non giocavo dal 10 maggio scorso. Ho avuto qualche problema e qualche acciacco di troppo nei primi mesi di questa stagione ma il mister mi ha sempre tenuto in considerazione. Preferivo un ritorno con vittoria, lavoreremo perché già sabato prossimo possiamo tornare a conquistare i tre punti in una partita molto importante. Quanto fatto nelle prime 10 giornate di questo campionato lo hanno visto tutti; gran merito è del mister e della squadra che ne segue le direttive. Questa battuta d’arresto ci demoralizza e fa male ma dobbiamo dimenticare tutto immediatamente. Il rientro è stato faticoso, stare fuori tre mesi e saltare l’intera preparazione è stato duro, poi sono rimasto alcune partite a guardare gli altri dalla panchina ma con il mister ho sempre avuto colloqui all’insegna del rispetto e della massima stima. In allenamento ho sempre fatto quanto mi chiedeva. Non avevo nemmeno 60 minuti nelle gambe ma lui ha avuto fiducia in me. Dobbiamo solo voltare pagina. Mi trovo meglio giocando a due in mezzo al campo, soprattutto dal punto di vista tattico ma sono pronto a essere impiegato in ogni posizione ci sia necessità”.