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Bundesliga: Lispia Bayern duello scontato. Ma c’è altro

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Forse la Bundesliga è, tra i grandi campionati europei, quello che fino ad oggi ha dato più filo da torcere alle “favorite”. Infatti il Bayern Monaco si è qualificato “Campione d’Inverno” solo durante l’ultima giornata del 2016, proprio contro la contendente neopromossa Lipsia. Le due squadre si sono affrontate a pari punti ed i campioni in carica hanno avuto la meglio vincendo 3 a 0. “La chiesa è di nuovo al centro del villaggio” come direbbe lo sfortunato Rudi Garcia e difficilmente si prevedono grandi sconvolgimenti in ottica titolo nella seconda metà di campionato con un Bayern corazzato:  Neuer  è stato battuto solo 9 volte fin ora. Anche davanti non scherza la squadra bavarese con 38 gol fatti, sopra ai 35 dei rivali del Borussia Dortumund che non riescono però ad esprimersi al massimo e si ritrovano soltanto in settima posizione a 12 punti dalla vetta. I secondi classificati del Lispia proveranno ad inseguire la vetta al loro primo anno nella serie maggiore. Infatti la squadra è stata fondata solo nel 2009, con la società produttrice dell’energy drink RedBull che ha rilevato la licenza sportiva di una squadra di quinta categoria e iniziato la scalata che ancora oggi va avanti. Per questo motivo la squadra dell’est tedesco ha attirato molte critiche legate alla multinazionale proprietaria anche della squadra di Strasburgo, molti tifosi vedono l’ascesa del Lipsia come l’affermazione del calcio delle grandi società su quello più vicino alla tradizione. La manovra di marketing è stata rallentata dalla federazione tedesca modificando il nome RB Lispia da RedBull a RasenBallsport (“sport della palla che rotola su prato”) poiché le franchige sono vietate in Germania (tranne per Leverkusen che gode di una eccezione per motivi storici legati alla società). I tifosi della neopromossa non omprendono questo accanimento così acceso (alcuni tifosi della Dynamo Dresden in una partita di coppa lanciarono in campo un testa di toro mozzata, un riferimento chiaro quanto macabro) quando  la loro squadra nonostante sia rappresentata da un marchio internazionale non ha investito in maniera esagerata come è successo in altre occasioni, basti pensare che la rosa del Lipsia è la più giovane in Germania e  vale più di 500 Milioni di euro in meno rispetto a quella del Bayern Monaco(582 per i bavaresi, tra 80 e 82 per il Lispia). Sarà fondamentale la voglia di rivalsa del Lipsia per giocarsi la seconda metà di campionato. In negativo invece spiccano Wolfsburg di Draxler e Werder Brema vicinissimi alla zona retrocessione, rispettivamente in tredicesima e quindicesima posizione. Un’ultima menzione va all’Hoffenheim ed in particolare al suo allenatore Julian Nagelsmann: a 28 anni il più giovane allenatore della Bundesliga (curiosità: il più giovane di sempre è il basco Lippo Hertzka a 20 anni al Real Sociedad e a 28 conquista la Liga con il Real Madrid nel 1924, mentre il più giovane a vincere è Bob Houghton ha vincere il campionato svedese con il Malmoe a 26 anni, 1974). Ma non sono tanto, o non solo, la sua giovane età e il grande coraggio della società ha destare grande scalpore quanto i risultati tanto concreti quanto inaspettati: l’Hoffenheim è quinto in classifica con zero sconfitte, in Europa primato con il Real. Forse è proprio questa la vera storia da seguire quest anno in una Bundesliga difficlmente recuperabile anche per il gioiello Lipsia.

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