Tommaso Paradiso, frontman dei “Thegiornalisti” ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha spiegato il motivo del nome del loro ultimo album Completamente Sold Out: “Perché adesso non si può più chiamare un disco con un nome perdente, mezzo intellettuale o da fighetto. Bisogna andare giù pesante. Inizialmente volevo chiamarlo ‘Cristiano Ronaldo’, sono sempre stato innamorato di lui, della vita che fa, di tutte le ‘robe’ che ha intorno. Il prossimo Felipe Anderson? Se continua così è possibile… “.
Paradiso racconta com’è nata la sua lazialità: “Sono nato nell’83, mio zio “Foffo” mi portava allo stadio, mi fece diventare laziale. Ogni tanto ho scritto pure per la rivista che veniva venduta fuori allo stadio. Poi, quando abbiamo fondato il gruppo, mi sono un po’ allontanato dallo stadio perché nei weekend spesso eravamo impegnati con la musica. Ma quando posso ci torno con piacere all’Olimpico. Ormai sono il laziale più esposto. Ogni volta che vado in qualche trasmissione mi chiedono sempre di che squadra sono. La mia passione è e resterà la Lazio. Perché non scrivo un inno per la Lazio? Il mio sogno, lo dico spesso, è che in Curva prima o poi si possa cantare una nostra canzone, naturalmente con le parole cambiate. Che diventi un coro. Il derby? Per me tra Lazio e Roma, sugli undici, non ci sono tutte queste differenze. Il punto di distanza ci sta, quest’anno siamo veramente forti. Nessuna squadra ha davanti un tridente come il nostro. Poi Milinkovic mi fa impazzire, prende mazzate, botte ma sta lì con il fisico e ci mette sempre il corpo. Nessun altra squadra è come la Juve, ma dietro ce la giochiamo con tutte. Sì, questa Lazio è un po’ ‘dream pop’…”.