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Stefano Re Cecconi: “Ero scettico su Inzaghi ma…”

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Non ho letto il libro, ma mi fa piacere che si parli ancora di mio padre. Mi sono battuto tanto per le inesattezze raccontate sulla sua morte, ma spesso poi ho lasciato perdere. Perché, per chi soffre come noi, sentire alcune cose è come spargere sale sulle ferite“. Questo il commento, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, di Stefano Re Cecconi sul libro, uscito in questi giorni in libreria, “Aveva un volto chiaro e tirato“, scritto dal giornalista Guy Chiappaventi per chiarire alcuni aspetti sulla morte del padre Luciano. Una morte tragica, si racconta avvenuta per uno scherzo finito male, versione cui però la famiglia non ha mai creduto. Una morte che ha privato il mondo della Lazio di uno degli artefici dello scudetto del ’74, il quale ha trasmesso la passione per i colori biancocelesti anche al figlio.

Che si sofferma anche sulla squadra di Inzaghi: “Sono rimasto male dalla vicenda Bielsa, la Lazio non lo meritava. Non avevo tanta fiducia in Inzaghi, ma oggi vedo un gioco efficace, anche se non spettacolare. Simone è stato bravo a stimolare la voglia di rivincita di alcuni giocatori e ha superato situazioni spinose, come quella di Keita, a testa altissima. I giocatori sono più tranquilli e anche chi entra, come Wallace, fa il suo, forse anche di più. La Lazio inoltre è avvantaggiata perché non gioca in mezzo alla settimana e può allenarsi tutti i giorni in vista della gara della domenica“. Lodi poi anche per Peruzzi e i tanti giovani entrati in prima squadra: “L’arrivo nella dirigenza di una figura dello spessore di Angelo è stato un gran colpo. È un punto di riferimento e ha grande professionalità. È bello vedere tanti ragazzi della Primavera in prima squadra. Si vede che sono attaccati alla maglia e hanno voglia di arrivare. Murgia ha dimostrato di essere un ragazzo interessante. Anche Cataldi quando è entrato si è sempre comportato bene. Conosco la sua famiglia, sono persone splendide e profondamente laziali. Speriamo che i giovani non mollino alle prime difficoltà e che non si senta la mancanza di gente di esperienza come Klose e Mauri. Sarà compito di Radu e Lulic proteggere i giovani“. Infine, qualche parola sul match con il Palermo, in programma ad una settimana esatta dal derby: “In Serie A nessuno ti regala niente e i rosanero possiedono buone individualità come Nestorovski. La Lazio deve essere abbastanza matura da non pensare al derby e anche Felipe Anderson deve stare attenti a non farsi ammonire perché la sua presenza contro la Roma è troppo importante e noi lo sappiamo bene“.

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