Per fare il punto della situazione in casa Lazio, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex giocatore biancoceleste Raffaele Sergio.
Primo commento sulla prestazione della Lazio al San Paolo contro il Napoli: “La cosa importante è che al di là del punto ci sia stata una prestazione positiva contro il Napoli, la squadra biancoceleste può assumere la consapevolezza che può lottare per qualsiasi traguardo. A Napoli non è facile, è una squadra che gioca il miglior calcio in Italia e bisogna cogliere l’aspetto positivo di questa partita, è stata una gara fondamentale per il prosieguo del campionato. La Lazio ha dato dei segnali positivi sotto ogni punto di vista sabato sera“. Una Lazio da grandi obiettivi…: “La Lazio vale più del quarto posto. La gara di sabato accrescerà l’autostima nei calciatori, perché a Napoli è stato ottenuto un punto con merito e caparbietà. La squadra biancoceleste sta ottenendo molti risultati in trasferta grazie alle caratteristiche dei giocatori, il tridente è veloce, rapido e non da punti di riferimento. In trasferta giocando di rimessa è più facile andare in gol in questo modo. Anche in casa però la Lazio costruisce tante palle gol, sono dell’idea che la cosa positiva sia l’equilibrio tattico e mentale raggiunto dalla squadra di Inzaghi. Questa squadra a livello mentale aveva negli anni precedenti degli alti e bassi, quest’anno anche in emergenza la squadra non si è scomposta“. Sui singoli, Felipe Anderson e Keita: “Felipe è un giocatore che sta dimostrando giorno dopo giorno di poter competere a livelli importanti. Keita quando maturerà diventerà un giocatore importantissimo a livello europeo. La continuità nel giocare lo sta facendo migliorare, ma è ancora al di sotto delle sue possibilità. Sono due giocatori che fanno entrambe le fasi, sanno giocare spalle alla porta e anche in profondità. Danno pochi riferimenti e hanno tutte le carte in regola per essere titolari fissi“. Invece su Cataldi, convocato in Nazionale da Ventura: “Cataldi non mi meraviglia, deve maturare, ci vorrà tempo ma Inzaghi lo sta utilizzando con la giusta pazienza. Ha dimostrato di poter diventare un giocatore importante“. Un pensiero su Inzaghi: “L’addio di Bielsa è stato una benedizione. Inzaghi lo ritengo il migliore per la panchina biancoceleste, ha dimostrato sin dall’anno scorso di poter dare continuità e sicurezza. Nessuno meglio di lui può gestire questo gruppo e questi ragazzi, sono contento per il calcio italiano perché anche altre società dovrebbero andare verso questa direzione“. Infine un’opinione sul prossimo impegno della Lazio, che al rientro dalla sosta affronterà il Genoa di Juric: “Sulla carta la gara contro il Genoa sarà un impegno importante, ma da qui a 15 giorni bisogna vedere come rientreranno i Nazionali, sperando che rientrino bene; fare delle previsioni è difficile, il calendario sembra positivo ma la realtà potrebbe essere diversa. Bisogna vivere alla giornata e tenere, come fa Inzaghi, tutti sulla corsa. La linea che sta conducendo il mister è quella giusta“.