Ormai da diversi giorni la Serie A è ferma a causa delle sosta. La Lazio ne approfitterà per recuperare qualche giocatore e svuotare l’infermeria, sperando che i 9 convocati dalle rispettive nazionali non creino altre brutte sorprese. Una sorpresa in positivo in casa Lazio però c’è: è la convocazione con l’Italia di Ventura di Danilo Cataldi. Proprio di questo (e di altre tematiche) ha voluto parlare ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” l’ex giocatore biancoceleste, oggi allenatore, Roberto Rambaudi. Si parte dalle nazionali, in particolare dalla partita di ieri sera dell’Under 21: “Mancavano i titolarissimi, ma la squadra ha risposto bene. dopo il gol subito hanno reagito bene, hanno tirato fuori una grande personalità, contro una bel gruppo come quello dell’Inghilterra. Segno che la qualità c’è. Sei sette giocatori sono da nazionale maggiore, Donnarumma, Benassi, Barreca e tanti altri. Bisogna farli giocare e iniziare a pensare che gli italiani hanno la qualità”.
LA CONDIZIONE DEI GIOVANI IN ITALIA – “Bisogna valorizzare i settori giovanili nostrani, bisogna investirci e avere un progetto”. Dichiara l’ex biancoceleste che poi prosegue: “Non che allena l’amico dell’amico, o arrivano tre mila stranieri a giocare negli Allievi o nella Primavera. La scuola calcio deve creare uno spirito di appartenenza ad un determinato club, servono dunque degli educatori. E poi chi ha qualità deve essere trasportato nell’agonismo”.
UN FLASH SU GALLIANI – “È un dirigente che sa fare il suo lavoro, ma è marchiato Milan. Non lo vedrei in nessun’altra società al di fuori di quella rossonera. Galliani alla Lazio? Non serve un dirigente. Bisogna riportare lo spirito di appartenenza con professionisti seri, creare una struttura di gente seria che hanno avuto a che fare con questo club”.
LA CONVOCAZIONE DI CATALDI IN NAZIONALE MAGGIORE – Rambaudi è sicuro: “Ha grandissime qualità ma alla Lazio non se ne sono accorti, questa convocazione può aprire gli occhi un po’ a tutti. E a lui servirà ad acquistare fiducia e autostima. Il fatto che Ventura l’ha convocato vuol dire tanto. Nonostante in A non abbia trovato tanto spazio, il ct crede in lui”.
I TANTI GIOVANI DELLA LAZIO – Si apre il capitolo Alessandro Rossi, attaccante della Primavera: “Mi fido dell’allenatore, anche Rossi avrà il suo spazio quando Inzaghi lo riterrà pronto. Finora non ha sbagliato un colpo, gli do fiducia”.