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Raimondo Marino elogia la Lazio: “Mi ha impressionato il gruppo, merito di Inzaghi”

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Ha vestito per molte stagioni le maglie di Lazio e Napoli. Chi meglio di lui per avvicinarsi alla grande sfida di sabato sera tra la squadra di Sarri e quella di Inzaghi? Raimondo Marino è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per far il punto sulla prossima gara di campionato e sul cammino fin qui portato avanti dai biancocelesti.

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La Lazio ha impressionato in questo avvio di stagione: “Mi ha impressionato il gruppo, che è alla base dei successi di ogni squadra. Credo che Simone Inzaghi sia un ragazzo molto umile, che si mette a disposizione dei giocatori perché lui stesso lo è stato. Quando c’è comprensione fra tecnico e giocatori il gruppo difficilmente fallisce. La rosa della Lazio è un giusto mix tra giovani ed elementi più esperti”.

La Lazio ha un tridente offensivo estremamente giovane, ma molto efficace: “Il tridente funziona perché c’è collaborazione. Immobile segna tanti gol perché la squadra lo mette in condizione di segnarli. Ricordo che ai tempi del Napoli i giocatori egoisti, che non passavano il pallone e non giocavano per la squadra, finivano a loro volta isolati. La collaborazione nel gruppo è invece fondamentale, giocando coralmente si ottengono grandi risultati. E poi penso che in una squadra siano molto importanti anche le mogli, che non devono far dividere lo spogliatoio come succede a volte”.

Su Keita e Felipe Anderson: “Io stravedo per questi ragazzi, bisogna lasciarli tranquilli e perdonare eventuali errori che hanno compiuto. Sbagliano molto i giocatori esperti, figuriamoci dei ragazzi come loro. Bisogna sfruttarne il talento passando oltre gli errori commessi, facendo capire loro come non commetterli più”.

Immobile può essere davvero l’erede di Klose? “Dipende dall’umiltà che saprà mettere in campo. Avrà di fronte avversari sempre più accaniti, una volta raggiunti i massimi livelli non dovrà sedersi, ma lavorare il doppio per dimostrare di poter essere un numero uno”.

De Vrij ha cambiato il volto della difesa: “Io ricordo che quando giocavo con l’olandese Krol ero tranquillissimo, perché ti comandava in campo alla perfezione. Ero giovane e magari senza uno come lui vicino non sarei riuscito ad emergere. E’ importante avere un compagno carismatico che sappia mettersi al servizio della squadra, senza gelosie”.

Il Napoli ha pareggiato col Besiktas in Champions e sembra aver perduto almeno in parte le certezze dell’anno scorso: “Ma l’anno scorso c’era un colosso come Higuain. A Napoli con Maradona cercavamo di farlo giocare anche zoppo, perché era il punto di riferimento di tutta la squadra. Con Higuain è venuto a mancare qualcosa di più di un semplice bomber”.

A Napoli la Lazio ha l’occasione per la svolta stagionale? “Dipende come la squadra interpreterà la partita. Se proverà ad impostare il suo gioco o si accontenterà di trovare le giuste ripartenze. A Napoli ci sarà un clima caldissimo e i partenopei proveranno a sfruttare la spinta del pubblico, giocando una partita d’entusiasmo”.

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