Per parlare del momento che sta attaversando la squadra biancoceleste e del buon lavoro che sta portando avanti il tecnico laziale Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex difensore biancoceleste Carlo Perrone:
“Keita è un giocatore che può andare via in tutti i modi. Può dribblare sia per crossare sia per andare al tiro. Felipe ha ritrovato una grande condizione, ma soprattutto ha capito che non ha concorrenza alle sue spalle e questo lo fa giocare più tranquillamente. E’ un ragazzo giovane. L’anno scorso ha provato a forzare tante giocate per guadagnarsi una maglia da titolare, esagerando. Quest’anno non essendoci dei sostituti alla sua altezza, il tifoso è più permissivo nei suoi confronti e gli vengono perdonate delle disattenzioni. E’ un giocatore che ha la forza di fare sia la fase offensiva, sia quella difensiva e si vede che sta bene. Deve partecipare però di più al gioco perchè ha grandissime qualità. Immobile ha trovato una familiarità straordinaria con il gol, tira da qualsiasi posizione e in tanti modi per cercare la via del gol. Un attaccante quando sta bene e quando va in gol facilmente si galvanizza. Tutte le squadre potrebbero temere il tridente biancoceleste. La difesa del Napoli però è ben organizzata. Contro la Juventus hanno dimostrato d’avere una buona difesa. In attacco portano tanti uomini, soprattutto sugli esterni e si potrebbero sbilanciare subendo una ripartenza dalla Lazio che sa uscire bene in velocità con l’uno contro uno. Hoedt e Wallace sono giovani con strutture fisiche imponenti. Non sono rapidissimi nei primi metri; il reparto difensivo biancoceleste è stato agevolato dal sistema di gioco adottato che non scopre mai il centro del campo. I difensori in questo modo spesso si trovano con gli attaccanti di spalle e per giocatori possenti come Wallace e Hoedt è molto più semplice. Contro il Sassuolo però hanno sofferto in due o tre casi. Sono aiutati anche dalla disposizione dei centrocampisti, bisogna mettere la squadra ben coperta e pronta a ripartire. Hoedt ha un grandissimo piede, ha la capacità d’impostare l’azione perché il suo sinistro è in grado di pescare i compagni sia sul corto, sia sul lungo. Dovendo la Lazio ripartire in velocità, Hoedt è un giocatore importante ma bisogna dargli del tempo per vivere tante esperienze. Un difensore impara sbagliando durante la partita, spesso non si prende il gol ma spesso ci sono delle disattenzioni e dovrebbe far tesoro di queste per avere meno possibilità di commettere lo stesso errore. A volte bisogna avere il coraggio di osare e di mettere dentro dei ragazzi. Sono giocatori di qualità sia mentalmente sia fisicamente. Devono maturare ancora. All’estero non si fanno problemi a schierare giovani di qualità, da noi invece gli stranieri sono più forti dei nostri giovani. Noi abbiamo tanti ragazzi giovani che possono far bene ma devono avere la possibilità di esprimersi. Spesso vengono inseriti a causa di infortuni ma dal momento in cui impressionano ci dovrebbe essere il coraggio di continuare a credere in questi giovani. Chi vede questi giovani tutti i giorni ne sa più di noi. Murgia è entrato e ha avuto la fortuna di segnare subito: da una parte c’è di sicuro la personalità, dall’altra un po’ di fortuna visto che il pallone è caduto sulla sua testa. Magari senza questo gol la valutazione sarebbe stata diversa. I giovani hanno entusiasmo e forza fisica e danno molto di più di giovani stranieri che vengono alla Lazio piuttosto che a un’altra squadra, i nostri conoscono l’ambiente e hanno un senso d’appartenenza maggiore perché conoscono la squadra biancoceleste. Al tifoso fa piacere sapere che giocano ragazzi che vengono dal settore giovanile visto che li hanno seguiti, e si crea un attaccamento diverso nei confronti di questi giocatori”.