Per commentare il momento biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia il commentatore Sky, Luca Pellegrini:
“Con il Sassuolo ho visto la stessa partita che la Lazio ha disputato contro l’Empoli. Una squadra poco cinica che permette all’avversario di turno di restare in gara per tutto l’incontro. Una Lazio che come il gatto con il topo gioca ma non affonda il colpo mortale quando ne ha l’occasione. Vorrei sapere da Pioli come sia riuscito a far rendere con continuità Felipe Anderson. Il brasiliano è un giocatore in grado di vincere le partite da solo, quando decide di fare ciò che vuole lo fa con semplicità, ha delle giocate incredibili ma solo quando ne ha voglia. Bisogna riconoscere a Simone Inzaghi che a forza di farlo giocare in altre posizioni lo ha reso un giocatore molto duttile. Un calciatore che gioca molto di più per la squadra, partecipa a tutte le fasi di gioco, in questa maniera è molto più dentro la partita. Anderson oltre la metà campo è devastante, ma impiegarlo in altri ruoli è stato un lavoro faticoso di cui ora Inzaghi sta raccogliendo i frutti. E’ in questo modo che si integrano al meglio i giovani nella manovra della squadra. Il sacrificio è servito alla sua crescita. Inzaghi sapeva che l’esterno di centrocampo non era il suo ruolo, ma il lavoro svolto è servito per farlo maturare. Tutta la squadra è cresciuta, il buon lavoro del tecnico ha fatto in modo che si arrivasse alla fisionomia attuale che è quella più naturale. Se i tre davanti giocano come sanno fare saranno gli altri a doversi preoccupare della Lazio e non il contrario. Quello avanzato è un reparto esplosivo: Immobile ama giocare da solo sul fronte offensivo, Keita e Felipe Anderson sono bravi, veloci e si esaltano negli spazi palla al piede, quasi scherzano con l’avversario. La partita con il Napoli sarà dura. La squadra napoletana ha una propria identità di gioco e la qualità dei suoi giocatori è difficile da contenere. Inzaghi però già ha dato dimostrazione di saper adattare la sua squadra in relazione alle caratteristiche dell’avversario di turno”.