Dopo 7 mesi Inzaghi e la SUA Lazio ritornano a Palermo dove tutto ebbe inizio. Era una triste domenica di aprile quando “Simoncino” faceva il debutto nel calcio dei grandi. Dopo tanta gavetta nel settore giovanile arriva finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’aeroporto di Fiumicino). La prima squadra della capitale si è rialzata e lentamente dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
IL PIU’ BEL PRECEDENTE – Negli ultimi anni il Renzo Barbera è stato luogo di grandi soddisfazioni per i biancocelesti. Possiamo citare per esempio un Palermo-Lazio 0-1 con quell’eurogol di Dias oppure la sfida di un anno fa (Palermo-Lazio 0-3 con doppietta di Klose e gol di Felipe Anderson) quando Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
Lazio di Pioli che proprio a Palermo giocò la partita che diede la svolta all’intera stagione. Fino a quel momento infatti i biancocelesti, pur giocando un bel calcio, erano in crisi di risultati e quella domenica di settembre un SUPER Djordjevic con 3 gol – uno più bello dell’altro – permise alla Lazio di portare a casa la vittoria. La speranza è che domani al Barbera i ragazzi di Inzaghi concedano una splendida replica (magari proprio con gol di Djordjevic) per arrivare al derby con la carica a mille e per ripagare l’affetto che domani i tifosi dimostreranno ai propri bengalini all’aeroporto di Fiumicino.
PALERMO-LAZIO 0-4
Palermo (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Feddal; Morganella, Barreto (38′ st Quaison), Rigoni, Lazaar (11′ st Emerson); Vazquez; Dybala (31′ st Makienok), Belotti A disp: Ujkani, Vitiello, Bamba, Pisano, Daprelà, Bolzoni, Chochev, Ngoyi, Joao, Silva. All. Iachini
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Cavanda, De Vrij, Cana, Braafheid (32′ st Ciani sv); Parolo, Onazi; Candreva (12′ st Anderson), Mauri (37′ st Ledesma sv), Lulic; Djordjevic A disp: Berisha, Strakosha, Novaretti, Pereirinha, Konko, Ederson, Keita, Klose. All. Pioli
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 45′ Djordjevic (L), 30′ st Djordjevic (L), 38′ st Djordjevic (L), 48′ st Parolo (L)
Ammoniti: Parolo, Mauri, Cana, Marchetti (L); Morganella, Vazquez (P)
Espulsi: –
Dopo questo approfondimento ecco tecnica sui prossimi avversari dei biancocelesti: il Palermo di De Zerbi.