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Keita, dopo i gol il rinnovo: ecco quando avrà luogo l’incontro con Lotito

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Non è stata una rete come le altre quella messa a segno da Keita sabato sera al San Paolo: una rete urlata al mondo, con la rabbia di chi ha voglia di portare a casa un risultato positivo e continuare a sognare la Champions. Una rete che è stata la quarta in campionato (bottino collezionato per intero nelle ultime 7 partite e che ha permesso al senegalese di eguagliare il suo score di un anno fa e portarsi ad una sola lunghezza dal record personale di 5, registrato nella stagione 2013/2014, quella dell’esordio) e la diciannovesima, tra campionato e coppe, con la maglia della Lazio (in media, una ogni 330 minuti). Un vero e proprio record, che l’ex Barça ha ottenuto a soli 21 anni e 242 giorni (nella storia biancoceleste, solo Bruno Giordano ne aveva realizzati di più a quell’età, 37, di cui 26 in Serie A), in un ruolo, quello della seconda punta, che Simone Inzaghi ha ritagliato su misura per lui. Per valorizzarlo e dargli quella continuità che nessun altro allenatore gli aveva mai concesso prima. E l’ex canterano lo ha ripagato.

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Mettendo da parte (lui e anche il suo agente) i malumori d’inizio stagione, scaturiti per quei tre incontri per il rinnovo fissati (con tanto di accordo sull’adeguamento a circa 1,1 milioni annui) e mai andati in scena per ritardi e contrattempi vari. Adesso, però, a questa ritrovata armonia, la società dovrà far necessariamente seguire un passo in avanti: e proprio a questo proposito, a metà dicembre dovrebbe avere luogo il nuovo incontro per discutere il rinnovo, che si baserà inevitabilmente su cifre diverse rispetto a quelle circolate ad agosto. L’intenzione dell’entourage è infatti portare lo stipendio del giocatore dagli attuali 600mila euro a circa 2 milioni, tutto compreso. E stavolta la società non potrà traccheggiare troppo, perché le squadre, dal Monaco al nuovo Milan cinese, pronte ad inserirsi con un’offerta per strappare Keita alla Capitale non mancano. E sarebbe un peccato, perché, se ora la Lazio vola (15 punti in 7 partite), il merito è anche, e soprattutto, il suo.

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