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Inzaghi: “Nel derby vogliamo regalare una soddisfazione ai tifosi. La Champions? Il nostro calendario non è semplice” E su Biglia…

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Dopo la bella vittoria sul Genoa, che ha lanciato la Lazio in piena zona Champions, al quarto posto ad un punto dalla Roma, il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni della trasmissione ‘Radio Anch’io lo Sport’ del momento della sua squadra. Queste le sue parole:

Sul suo arrivo alla Lazio dopo il ‘caso’ Bielsa: Penso che tutti abbiamo un percorso, si vede che era destino. Io sono convinto di averla meritata questa panchina, anche se non sembrava così. La Lazio mi ha richiamato e ci avrei pensato due volte se fosse stata un’altra squadra, ma la Lazio è casa mia da 17 anni. Se ho mai parlato di Bielsa con Lotito? No no, sono cose serie. Non mi va di scherzare su questo argomento. Massima serenità qualsiasi cosa fosse successa, sarei andato a Salerno senza problemi ed avrei fatto il massimo. Ora le cose vanno bene ma dovremmo fare il massimo per continuare su questa strada”.

Sull’avventura al Venezia del fratello Pippo: “Più facile che lui sia promosso o che io vada in Europa con la Lazio? Sono due cose difficili per entrambe. Vincere in Lega Pro è difficile, ne sale solo una diretta. Per adesso stiamo facendo bene entrambi, lui è al comando con due punti di vantaggio ma sarà difficile. Io invece avevo lasciato la Lazio da calciatore e la sto ritrovando ora, è un campionato difficile”.

Sul suo tridente d’attacco: Sono ragazzi che ascoltano. Keita e Felipe li conoscevo, Immobile lo volevo fortemente e l’ho conosciuto quest’anno. È un ragazzo molto disponibile che si è fatto apprezzare da tutti. Hanno tanto talento e lo devono mettere a servizio della squadra in fase di non possesso, non possiamo permetterci di perderli in fase difensiva. L’hanno sempre fatto in queste prime partite”.

Su Wallace Felipe Anderson, considerati l”anima allegra‘ di questa squadra: Ho rivisto la gara ieri sera. Sembrava che ci divertissimo nel giocare. Loro sono sempre allegri e sorridenti. Wallace nelle prime 7 partite ha giocato pochi minuti a Bergamo, ma ha sempre lavorato nel migliore dei modi. Ha sfruttato la sua chance e ci sta dando tantissima solidità dietro”.

Di nuovo sul fratello e sul paragone tra i due: Io più famoso? Sarà giovanissimo chi ha fatto questa domanda. Sono l’unico italiano ad aver fatto 4 gol in Champions, sono il miglior attaccante italiano in champions con la Lazio che ne ha avuti tanti. Essendo il fratello di Pippo, qualsiasi altro giocatore sarebbe alla sua ombra. Era un attaccante incredibile, ha sgretolato ogni record”.

Su BigliaSe andrà via? Penso e spero di no. So che sta trattando con la società. Voglio che rinnovi perchè in Europa giocatori come lui nel suo ruolo non ce ne sono. Sarebbe una perdita importante, è il nostro capitano”.

Sul mercatoAdesso abbiamo cinque partite difficilissime. Dobbiamo rimanere concentrati sul campo. Per quanto riguarda il mercato di gennaio avremo del tempo per parlarne. Perderemo Keita, che è un giocatore importantissimo. Ci faremo trovare pronti, vedremo il da farsi”.

Sulle possibilità Champions della Lazio: Noi siamo una squadra giovane, che ha ancora margini di crescita. Abbiamo giocatori importanti fuori e possiamo migliorare. Dobbiamo cercare di arrivare a Natale nella parte alta, non abbiamo un calendario semplice”.

Sul derbyNe ho fatto diversi nel settore giovanile. Dallo scorso anno che mi stanno chiedendo di fare nel migliore dei modi questa gara, so quanto ci tengono i tifosi e vogliamo regalargli una grande soddisfazione”.

Su Felipe AndersonÉ molto generoso, si mette al servizio della squadra. Mi ascolta e si sacrifica quando cambiamo modulo. Al di là del talento mi ha colpito per la sua umiltà”.

Su ParoloSta facendo benissimo, una partita meglio dell’altra. Siamo la squadra che ha fatto segnare 13 giocatori diversi ed è un paradosso che lui non abbia trovato il gol. Lui potrà fare l’allenatore, in campo sa sempre dove mettersi e come aiutare la squadra. È diventato titolare in nazionale meritatamente”.

Sui giovaniIo ho avuto la fortuna di allenare molti ragazzi che ho lanciato nelle giovanili. So quello che mi possono dare e non gli ho regalato nulla. Stanno giocando perchè lo stanno meritando, mi creano delle difficoltà nelle scelte. Mi sono ispirato a Materazzi, l’allenatore che ho avuto al Piacenza. Nonostante avessi davanti giocatori più esperti, con un passato glorioso alle spalle, mi ha schierato subito titolare dopo un ottimo ritiro”.

Infine, sullo scudetto 1914-15Qui a Roma se ne parla tanto. Vedremo come finirà, ieri abbiamo vinto lo spareggio (ride, ndr)”.

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