GGIORNAMENTO 22.30 – Dalla Francia Sebastien Haller fa delle ulteriori precisazioni, questa volta rivolte alla Lazio. L’attaccante dell’Utrecht ha glissato però ogni indiscrezione sul futuro: “La Lazio? Sono solo voci da internet”, sono queste le dichiarazioni riportate da ‘leparisiene.fr’. Haller è concentrato sul suo club e sulla Nazionale: “I gol non li conto. Ho lasciato l’Auxerre per giocare: all’Utrecht me ne è stata data l’opportunità. Sto segnando, ma voglio continuare a migliorare”. Ha le idee chiare e presto sarà pronto al grande salto: non ne parla, ma al futuro ci pensa eccome.
Oggi è punto di riferimento indiscusso dell’Utrecht con i suoi 22 gol in 45 presenze complessive in Eredivisie. La Lazio sembra aver messo gli occhi su di lui e potrebbe essere l’uomo giusto per ricoprire il ruolo di vice Immobile. Djordjevic permettendo ovviamente. Il classe ’94 ha parlato del suo trasferimento in Olanda ai microfoni di France Football, con uno sguardo anche al futuro: “Ci sono stati due episodi. Nell’ottobre del 2014 l’Utrecht mi ha contattato per la prima volta. Mi hanno presentato il progetto, ma ho deciso di rimanere all’Auxerre. Un mese dopo il tutto mi è sembrato diverso da come mi ero immaginato, non avevo più la sensazione che all’Auxerre la situazione sarebbe migliorata, indipendentemente dai risultati e dalle mie capacità “. Un trasferimento in Olanda che è poi avvenuto nel gennaio del 2015: “Mi sono preso cinque minuti di riflessione con mia moglie, e ci siamo detti “va bene, andiamo in Olanda”. Peccato non aver vinto nel mio primo club. Quella è stata la mia prima vera decisione che ho dovuto prendere da professionista e mi sono ripetuto che se prima o poi non avessi rischiato nella vita non avrei ottenuto molto”. Già la scorsa estate Haller avrebbe potuto lasciare l’Utrecht. Ma anche in questo caso ha preferito rimandare l’appuntamento: “Potevo andar via è vero. Sono state dette tante cose, alcune vere, ma anche molte falsità. È stata una grande decisione da prendere. Se alla fine non sono partito era perché in quel momento non ne sentivo ancora il bisogno. In Olanda mi trovo bene, sento il sostegno dei tifosi che mi chiamano ‘Hallerlujah’. Mi piace ed è molto bello vivere qui”.