Domenica a Roma si gioca il derby: una partita importantissima per la Lazio, che, in caso di vittoria, potrebbe dare ulteriore vigore alle ambizioni Champions e tornare a quel successo contro i giallorossi che manca da oltre 3 anni, dell’ormai stranoto 26 maggio. Per un commento sulla sfida, ‘Lazio Style Radio 89.3’ ha intervistato l’ex biancoceleste Angelo Gregucci, di seguito le sue parole.
Sulla strategia per vincere il derby: “La Lazio deve ricompattare le fila e tornare allo stadio. Deve ripetere le stesse manifestazioni di entusiasmo che vedo quando la squadra va in trasferta. Bisogna unirsi, cosa che non sempre è avvenuta nella storia del club“.
Sull’allenamento aperto al pubblico di giovedì: “Sarà essenziale per poi caratterizzarsi: noi infatti ci siamo sempre esaltati nei momenti di difficoltà e anche stavolta la compattezza deve essere il primo comandamento. Poi bisogna immettere nei giocatori il senso d’appartenenza. La storia recente dimostra che quando facevo le mie previsioni sul campionato non mi sbagliavo. In Serie A non esistono due esterni come Felipe e Keita, difensori migliori di de Vrij, centrocampisti centrali migliori di Biglia e un allenatore come Inzaghi che conosce benissimo il settore giovanile. In più ci sono tanti valori aggiunti e che stanno crescendo in maniera esponenziale. Insomma, la Lazio può aprire un ciclo“.
Sui tanti giovani presenti in rosa: “Facciamo qualche complimento al direttore sportivo, perché ci ha fatto scoprire difensori giovani altamente performanti. Non conosciutissimi e bisogna cercare di riconoscerlo perché è fondamentale. La compagna acquisti è stata buona. Milinkovic-Savic è in crescita esponenziale, ma ce ne sono anche altri. Anche in questo caso si vince tutti insieme. Anche a livello di settore giovanile si sta muovendo qualcosa: Murgia mi piace da morire. Cataldi deve essere recuperato. Lo stesso Strakosha sta facendo bene. Il merito è di Inzaghi per come sta gestendo questa squadra svegliata dai torpori. Se i ragazzi che si sono fatti largo nel settore giovanile hanno delle opportunità è perché se lo meritano. Sono convinto che negli ultimi due anni il calcio giovanile italiano sta cambiando. Bisogna investire su di loro, negli ultimi due anni i giovani italiani stanno crescendo e io ci punterei molto. Ben venga poi che alcuni di essi siano immigrati di seconda generazione. Fino a due bienni fa i calciatori giovani dovevano trovare spazio e continuità in Serie B, mentre oggi ci sono molti Under 21 che giocano titolari in Serie A e vedo che hanno un grande senso di appartenenza. Ci siamo accorti che i nostri ragazzi hanno grande talento e che in questo momento meritano spazio. Bisogna creare dei modelli, perché come campionato siamo in difficoltà, ma bisogna investire sulle strutture per andare senza esclusione di colpi a lavorare sui giovani“.
Sulla difesa e sull’attacco della Lazio: “Parlerei piuttosto della squadra, che sa interpretare bene le difficoltà e lotta insieme. Si propone tutta insieme e in campo aperto e in velocità è devastante. C’è poi Immobile che si muove su tutto il fronte offensivo e fa un lavoro molto utile per le nostre mezz’ali Milinkovic-Savic e Parolo. Entrambi sanno inserirsi alla grande e possono essere pericolosi“.
Sul modulo per il derby: “Mi fido di Inzaghi, che vede quotidianamente i calciatori e sa qual è la squadra migliore da mettere in campo. Bisogna preservare gli esterni, perché alcuni, come ad esempio Felipe Anderson, non hanno ancora idea di quanto grande sia il loro potenziale“.