Ricorrono oggi, 17 novembre 2016, i dieci anni dalla morte di Ferenc Puskas: il grande attaccante ungherese, protagonista sul campo fra gli anni ’50 e ’60. Puskas, dotato di un sinistro invincibile, ha indossato nel corso della sua carriera la maglia di sole due squadre: Honved di Budapest e Real Madrid dove approdò nel 1958 dopo aver vinto già 6 scudetti nel paese d’origine. Gli spagnoli, infatti, puntarono forte sul suo talento diventando presto uno dei punti di forza dell’undici titolare. Con il Real Madrid realizzò ben 156 gol disputando 180 match (da ricordare le 4 triplette nella sua prima stagione madrilista). Particolare anche la sua esperienza con la nazionale: debuttò con la nazionale ungherese nel 1945 (record di gol con 84 reti in 85 presenze totali), ma in seguito all’invasione dell’Ungheria nel 1956 Puskas decise di richiedere la nazionalità spagnola. Venne poi convocato, a 34 anni, dall’allora ct Helenio Herrera per debuttare direttamente in una partita di qualificazione mondiale contro il Marocco. Un campione, Ferenc Puskas, sicuramente da ricordare che al termine della carriera da calciatore professionista provò anche quella da ct girando il mondo: esordì in Spagna sulla panchina dell’Hercules di Alicante, passando poi per Usa e Canada.