Il 2016 durerà un secondo in più. Il prossimo 31 dicembre, infatti, gli orologi atomici di tutto il mondo si fermeranno per un secondo alle 23:59.59. O meglio, passeranno alle 23:59:60 prima di procedere al nuovo giorno. Un salto temporale che in gergo viene chiamato Leap Second, secondo intercalare, ed è necessario per tenere il passo con le variazioni del tempo astronomico causate dai rallentamenti della rotazione terrestre. La necessità di un ulteriore secondo è stata annunciata dai ricercatori dell’International Earth Rotation and Reference Systems Service.
Come lo scorso anno, anche nel 2016 il secondo intercalare può portare a diversi grattacapi nell’aggiornamento dell’orario utilizzato da internet e, di conseguenza, da tutti i siti web e dai dispositivi
Un’indecisione che non deve stupire: abolire i leap second porterebbe ad una desincronizzazione del nostro tempo dal quello solare, modificando profondamente la nostra scala temporale. Per il momento, quindi, le aziende devono trovare una soluzione per conto proprio. Spesso si torna semplicemente indietro di un secondo poco prima della mezzanotte, ma questa soluzione può provocare diversi disagi. Forse lo stratagemma più funzionale è quello di Google, che frammenta il secondo extra in millisecondi e li distribuisce impercettibilmente nel sistema durante la giornata. Questo significa che il sistema di Google arriva già pronto nel momento in cui gli orologi atomici devono aggiungere un secondo. In questo caso il problema è che non tutte le aziende sono attrezzate o hanno i fondi per implementare un sistema del genere. Insomma, se il prossimo 31 dicembre non riuscirete ad aprire il vostro sito web preferito ora sapete perché. Per lo meno avrete una consolazione: i festeggiamenti dureranno un secondo in più.