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Sforzini: “Inzaghi una rivelazione, ma domani attenti al Sassuolo” E sul vice Immobile…

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Doppio ex della sfida (ha militato nel vivaio biancoceleste prima di approdare agli emiliani, all’epoca ancora in C2), Ferdinando Sforzini ha commentato ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’ il match di domani tra Lazio Sassuolo: “Vincere aiuta a vincere, o comunque risultati positivi portano risultati positivi. La classifica del Sassuolo è bugiarda. Lavorano con tanti italiani e hanno una rosa molto competitiva. Bisogna stare attenti. La Lazio però arriverà galvanizzata dal successo contro il Cagliari, frutto del lavoro di mister Inzaghi: Sta facendo benissimo, gestendo ottimamente i giovani. Non posso che fargli dei complimenti. È una rivelazione, far bene in Serie A non è mai facile. Poi, vedo fame nei calciatori che fa entrare a gara in corsa e questo mi piace“. E anche Immobile si è riscattato dopo alcune stagioni deludenti: “È veramente forte. Dissi che sarebbe venuto a Roma perché abbiamo lo stesso procuratore e dai movimenti del mercato ebbi l’intuizione. Lui quando sente fiducia è devastante, fa gol, capisce dove va la palla. A livello italiano siamo a livello top visto che anche Belotti è bravo ma gioca nel Torino, mentre Gabbiadini non rende e nelle altre c’è poca roba. Numeri alla mano nessuno è come Ciro. Come suo vice io terrei Djordjevic. Sono sincero. Personalmente è un ragazzo che prima dell’infortunio mi è sempre piaciuto. Non è facile recuperare senza continuità. Se va in panchina perché giustamente gioca Immobile sarà un processo più lento. Dovrà saper aspettare“.

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E sempre in tema di arieti, anche sulla sponda giallorossa del Tevere Dzeko si è ritrovato: “Secondo me veniva mal sfruttato nella passata stagione. Il bosniaco deve stare solo in area e gli altri giocare per lui. Se deve fare il finalizzatore sa farlo benissimo. Io sono laziale ma quando leggo certe critiche non posso essere d’accordo. Bisogna guardare anche lo schieramento e il tipo di gioco. Se Dzeko viene portato a 50 metri dalla porta non è granché. È un grande attaccante“.

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