Dopo aver dato diversi dispiaceri ai rivali cittadini durante la sua carriera da calciatore domenica scorsa Tommaso Rocchi si è ripetuto ma questa volta in una nuova veste, quella dell’allenatore dei giovani classe 2004 che hanno strapazzato gli avversari con un secco 3-0.
Queste le sue parole sulla gara di domenica: “Sia in veste da gocatore che daallenatore le emozioni che ti regala un derby sono le stesse, la sera prima della gara non ho chiuso occhio. Ero teso all’inizio ma una volta in campo è passato tutto e ho pensato solo alla gara. Il dopo partita è stato magnifico, condividere la vittoria con la squadra, i tifosi e le persone della società venute proprio per l’occasione è stato bellissimo. C’era tanto entusiasmo dovuto alla felicità di tutti per la vittoria nel derby. Solo dopo con calma mi sono reso conto di quale grande impresa avevamo compiuto. Abbiamo preparato bene la gara, sapevamo come metterli in difficoltà. In più siamo stati bravissimi sotto l’aspetto psicologico. Ho cercato di tranquillizzare i ragazzi per tutta la settimana, anche se il giorno prima della gara ho visto che c’era molta tensione. Il giorno della partita ho cercato di far capire quanto fosse importante la gara, ma specificando di entrare in campo con il sorriso e di pensare solo a divertirsi. Anche se sono ragazzi la competizione non manca. Il nostro obiettivo era vincere e ci siamo riusciti. Cerco di trasmettere loro ogni giorno la mia passione per questo gioco e la mia lazialità. Ho un grande entusiasmo e la voglia di migliorarmi e di imparare da loro. I ragazzi mi ascoltano e fanno molte domande e ciò dimostra che il nostro rapporto è iniziato benissimo e sta migliorando giorno per giorno. Sono soddisfatto di questa nuova esperienza, ho grande voglia e cerco di fare sempre del mio meglio. All’inizio non sapevo come potesse andare questa nuova avventura ma ora sono fiero del percorso intrapreso. Sono stato felicissimo di poter tornare alla Lazio. E’ la mia prima esperienza da tecnico e per me è un banco di prova. Devo ancora imparare molto, farlo con un gruppo così giovane significa insegnare loro qualcosa e contemporaneamente pretendere qualcosa in più, visto che sono già preparati sotto tanti aspetti. Il mio obiettivo è vedere questi ragazzi crescere e migliorarsi su tutti i fronti, in particolar modo sotto quello calcistico”.