Dopo la bellissima vittoria di Udine i ragazzi di Inzaghi, seppur orfani dei nazionali, tornano a lavoro in vista della ripresa del campionato. A Formello il morale è alto finalmente. Quest’aria di positività è veramente un piacere. Per parlare del momento dei biancocelesti ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” è intervenuto l’ex portiere e dirigente laziale Felice Pulici. Ecco le sue parole:
“La squadra a Udine ha fatto una gran partita. Merita di essere seguita in modo importante e serve un contributo ancora maggiore da parte dei tifosi. La Lazio sta esprimendo un calcio piacevole, al di là dell’avversario. Bisogna dare il giusto merito a Inzaghi. Giocatori come Felipe Anderson ripagano sul campo la sua fiducia, vedo il brasiliano decisamente migliorato anche a livello di motivazioni. Potrebbe essere un elemento più valido in una posizione diversa, ma sta rispondendo in modo importante. Stesso discorso per Milinkovic-Savic o Parolo”.
I TIFOSI – “Serve la volontà di costruire qualcosa coi tifosi, vanno agevolati. I giocatori devono essere più presenti nel rapporto coi sostenitori, anche nelle dichiarazioni. La dirigenza ha delle responsabilità e gestisce il club come meglio crede, soprattutto in termini economici. Ma Il tifoso deve avere la sua soddisfazione, la squadra è della città”.
CASO RADU – Stefan Radu ha dovuto saltare la trasferta di Udine. Il romeno avrebbe rischiato una pesante squalifica per doping. Un caso che ha fatto discutere: “Avrebbero potuto comunicare alla vigilia che avrebbero fatto quel tipo di intervento e aspettare poi la risposta della struttura preposta che è immediata. Ci vogliono 48 ore per una qualsiasi infiltrazione con il cortisone, c’è una disposizione internazionale che lo impone a tutte le federazioni. Questo è il tempo stabilito affinché venga smaltita l’iniezione, altrimenti non si può scendere in campo. O non sono stati informati i medici o c’è qualcosa che non quadra. In un settore specializzato dal punto di vista sportivo, bisogna conoscere le regole. Poi la professionalità dello staff non si discute. Comunque posso anche sbagliarmi…”.
STRAKOSHA – “Strakosha è andato molto bene. Non lo conoscevo, l’ho visto per la prima volta a Milano dove ha alternato cose buone ad altre meno positive. A Udine ha fatto invece una prestazione ottimale, è stato molto reattivo. Va gestito in modo adeguato e Inzaghi, con il recupero di Marchetti, dovrà valutare bene la situazione portieri, è un ruolo delicato. L’albanese comunque è sceso in campo con grande serenità. Guerrieri? Ha fatto qualche errore, ma bisogna aspettarlo. Sbagliando cresce. In generale un estremo difensore deve avere un riferimento sul campo che lo possa tranquillizzare, va protetto. Da parte sua invece deve mettere la squadra in condizione di vincere la partita”.
DE VRIJ – De Vrij in Olanda lo paragonano a Nesta: “Sta facendo molto bene, è un elemento fondamentale per la difesa. Ma Nesta lasciatelo fuori (ride, ndr). Il numero tredici è stato unico al mondo. Ha vinto di tutto con la Lazio e il Milan”.
MIHAJLOVIC – Infine una battuta su Mihajlović: “Mi piace per la grinta, è preso dal suo lavoro. Rispetto a Inzaghi ha una personalità diversa. Simone è stato acquistato dalla Lazio quando ero dirigente e lo conosco molto bene. A Roma è cresciuto come giocatore, mentre Mihajlović era un punto di riferimento per la squadra”.