Il Ct della Nazionale italiana Gian Piero Ventura è intervenuto quest’oggi nella conferenza stampa di presentazione alle due delicate sfide di qualificazione al Mondiale di Russia 2018 contro Spagna e Macedonia, oin programma il 6 ed il 9 Ottobre.
Ventura ha iniziato presentando la sfida contro la Spagna: “E’ una partita delicata, importante, ma non decisiva. Incontriamo sicuramente la squadra più forte del girone basta pensare che l’ultima sconfitta in una partita di qualificazione al Mondiale risale a 23 anni fa. Spero che lo ‘Juventus Stadium’ ci dia quel grande aiuto che ogni domenica dà alla sua squadra”. L’ultimo precedente, disputatosi negli ottavi di finale degli Europei di Francia, sorride agli azzurri: “La partita dell’Europeo fa poco testo, hanno cambiato l’allenatore, che stimo molto. Ha dato adrenalina e convinzione ad una squadra che in Francia sembrava spenta”. Due impegni in pochi giorni, spazio al turnover?: “Dopo la Spagna avremo solo tre giorni per preparare la partita con la Macedonia, è normale che qualche valutazione in questo senso andrà fatta. Rispetto al mese scorso abbiamo perso alcuni giocatori come Rugani e Pavoletti e ne abbiamo recuperati altri, da settembre i ragazzi hanno giocato cinque o sei partite in più e la squadra dovrebbe essere più tonica rispetto a quella vista in Israele”. Poi sui singoli: “Darmian è venuto per fare la difesa a tre visto che siamo in emergenza, Florenzi sa ricoprire tantissimi ruoli, può fare il quinto così come la mezzala. Verratti e De Rossi sono “alternativi” e non “complementari” in maglia azzurra. In avanti il Ct anticipa l’impiego di Ciro Immobile e Andrea Belotti: “Stanno attraversando un buon momento, possono giocare insieme come hanno già fatto“. Poi su Balotelli, già a quota 5 gol con la maglia del Nizza: “La preconvocazione è dovuta al fatto che è tornato a giocare e segnare e che nei suoi confronti non c’è nessun tipo di preclusione. Le sue qualità non si discutono, ora però dovrà dare continuità a questo rendimento”. Infine sui giovani: “Ringrazio le leghe che hanno avallato la decisione di poter avere tre stage per vedere questi ragazzi da vicino e farli entrare nella famiglia della Nazionale”