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Mirra: “Lazio camaleontica con grandi individualità, può puntare al 3°-4° posto”. E su Milinkovic…

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Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex difensore laziale Vincenzo Mirra:

“I moduli migliori per far esprimere questa Lazio sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3. A Udine a tratti si è visto anche un bel gioco, anche se dobbiamo dire di aver giocato contro una squadra in seria difficoltà, tanto che al termine della gara è stato esonerato Iachini. Mi spiace perché è una persona che conosco ma il calcio è questo. Ottenere risultati positivi è importante perchè la squadra grazie a questi acquisirà più certezze e più sicurezza nei propri mezzi. L’equilibrio deve essere il punto fondamentale da tenere in mente, non solo dopo una vittoria. L’allenatore deve dare un assetto tattico e un gioco alla squadra, deve essere pronto a cambiare il modulo a seconda delle partite. E’ giusto che la squadra sia camaleontica perché fa capire la professionalità e la maturità della rosa, ma al contempo deve avere un’identità. La Lazio contro le medie piccole sta ottenendo buoni risultati ma credo che meriti una sua identità di gioco da imporre anche contro le grandi squadre. Il calcio italiano si è livellato, parlare oggi di squadre medio piccole è difficile. E’ troppo presto per pronunciarsi su dove i biancocelesti possono arrivare, per poter esprimere giudizi sulla squadra servono almeno un paio di mesi d’assestamento. Tutte le squadre possono essere pericolose. La Lazio deve sempre puntare al massimo, quindi ambire al 3° o al 4° posto. Non credo che si possa competere con Juventus e Napoli. Quando ci si trova di fronte le grandi squadre gli avversari sono giocatori di livello superiore. A volte bisogna rinunciare un po’ ad attaccare, ma ora la Lazio deve migliorarsi in questo perchè i risultati aiutano. Bisogna comunque sempre sperare che de Vrij stia bene perché con la sua presenza aiuta tutto il reparto. Quando hai giocatori forti e di qualità, se si lavora anche sulla tattica la differenza si nota. I risultati stanno dando ragione e l’entusiasmo deve essere uno stimolo a migliorarsi per tutti. Con l’aiuto di tutti i compagni anche il reparto difensivo biancoceleste migliorerà ancora. La sosta non ci voleva. La Lazio veniva da una vittoria e da prestazioni convincenti e interrompere questo momento positivo non è stato un bene. Ora bisogna aspettare e sperare che i nazionali rientrino alla base senza infortuni per poter poi ripartire con lo stesso entusiasmo. Quello di quinto a centrocampo non credo sia il ruolo esatto per Felipe Anderson, anche se a lui fa bene perché è un’esperienza che gli permetterà di crescere. Ha sempre giocato negli ultimi trenta metri ma è un generoso in campo e fare ancora di più a livello fisico lo renderà più completo. E’ un giocatore straordinario, in posizione più arretrata è troppo sacrificato, lui deve pensare a risolvere le partite. E’ come mettere Immobile a centrocampo. Ognuno va messo nel ruolo in cui può rendere di più. Felipe non deve arretrare troppo perché spende troppe energie e poi perde lucidità in fase offensiva. I biancocelesti a centrocampo hanno tante soluzioni: contro l’Udinese hanno giocato Parolo e Milinkovic e hanno disputato una buona partita. La Lazio in avanti ha tanto da offrire. Milinkovic è fortissimo, ha delle qualità ancora da scoprire. Può diventare un top player, è indecifrabile tatticamente e andrà plasmato. Si sta ritagliando il suo spazio e a centrocampo può ricoprire qualsiasi ruolo. Ha una struttura strepitosa, ce ne fossero di giocatori come lui”.

 

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