Cristian Ledesma sta vivendo una seconda giovinezza ad Atene, sponda Panathinaikos. Mister Stramaccioni gli ha consegnato le chiavi del centrocampo dei biancoverdi e l’italo-argentino lo sta ripagando a suon di buone prestazioni e qualche gol.
Una cosa divide i due, uniti dall’amore per Roma, la fede calcistica. Biancoceleste Ledesma, giallorosso Strama: “Io e Stramaccioni abbiamo due fedi calcistiche troppo diverse. La serie A la vediamo ognuno per fatti suoi. Vedere il derby insieme? Mai – dice ai microfoni di gianlucadimarzio.com – Lo devo vedere da solo con la famiglia. Gli ultimi derby sono stati una sofferenza perché non poterli vivere in campo è dura“. I ricordi dei trascorsi alla Lazio sono ancora nitidi: “Alla Lazio ho tantissimi amici. Tra calciatori e non solo. Magazzinieri, staff, tutti quanti. Li sento spessissimo”. Come dopo la doppietta segnata in campionato ha sentito Danilo Cataldi, quello che lui stesso definisce un fratello minore e che forse più di tutti potrebbe ereditare in biancocelseste, la sua posizione in campo e la sua fascia da capitano. Cristian Ledesma, argentino di fatto, ma biancoceleste nel cuore.