I numeri spesso dicono più delle parole. La Lazio vista ad Udine non ha solo vinto, ma finalmente anche convinto. Le analisi sul gioco però saranno ampiamente dibattute: stavolta vogliamo concentrarci sulla fredda statistica. 13 punti in 7 partite sono un ottimo bottino, considerando che le sconfitte e l’unico pareggio sono arrivate contro Juventus in casa e contro Chievo e Milan in trasferta, non propriamente avversari facili che possano far pensare a punti gettati al vento.
13 sono anche i gol realizzati finora dalla Lazio, la squadra dell’attacco in crisi, quella che non fa divertire e che non ha gioco. Queste 13 reti sono state siglate da 9 elementi diversi: Immobile, Hoedt, Lombardi, Cataldi, De Vrij, Milinkovic-Savic, Radu, Keita e Lulic. 8 gol su 13, ovvero la maggioranza, sono stati segnati nelle partite in trasferta. Segno di una squadra che al momento è una vera e propria cooperativa del gol.
Lukaku, Bastos, Wallace, Luis Alberto, Strakosha, Lombardi, Murgia e ora anche Leitner: finora sono 8 gli esordienti in Serie A lanciati da Inzaghi, segno di una squadra rinnovata e che sa credere molto nel proprio settore giovanile. E c’è Alessandro Rossi in rampa di lancio, che potrebbe presto scavalcare Djordjevic nelle gerarchie del tecnico piacentino.
8 gol su 13 sono stati inoltre realizzati dalla Lazio nel secondo tempo, segno di una squadra in crescita anche a livello di condizione atletica, e che solo a Milano ha visto peggiorare la sua prestazione tra primo e secondo tempo. Nuove consapevolezze dalle quali la Lazio potrà ripartire dopo la sosta: il Bologna non sarà un ostacolo facile, ma un terzo successo consecutivo potrebbe davvero spalancare davanti ai ragazzi di Inzaghi quegli orizzonti di gloria sognati in estate.
Fabio Belli