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Il direttore sportivo, opinionista ed esperto di mercato, Mpasinkatu a tutto tondo sulla Lazio: squadra e obiettivi di mercato

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Per parlare di mercato e dei giocatori biancocelesti il direttore sportivo, opinionista ed esperto di calcio internazionale, Malù Mpasinkatu ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 1900Tv dove ha svariato dalle voci di mercato alle varie prestazioni fornite dai giocatori biancocelesti.

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Su Kishna: “Il malumore del giovane olandese è fuori luogo, non credo vada via a gennaio. Secondo me quando un giocatore viene messo da parte dal proprio tecnico non deve prenderla male. E’ giovane, ha tempo per crescere. Il caso Keita fa scuola, l’estate scorsa si diceva che il giocatore avesse già le valigie pronte ma ora per la squadra è diventato un punto di rifermento. Se la squadra gira e tu non giochi, non puoi prenderla a male”.

Su Wallace: “Ha bisogno di tempo, deve ancora assimilare i meccanismi della sua nuova squadra come capita con qualsiasi giocatore proveniente da un campionato diverso. Contro il Cagliari ha disputato una buona gara senza far rimpiangere chi mancava. Penso che nessuno abbia pensato alle assenze nella ripresa contro i sardi. Il secondo tempo della Lazio è stato da grande squadra”.

Sull’obiettivo di mercato Ntep: “Se non si fosse infortunato sarebbe stato sicuramente convocato dalla Francia di Deschamps per gli Europei. In prospettiva era considerato il miglior giocatore francese. La cosa certa è che lui non vuole restare in Francia, diverse squadre inglesi con grande disponibilità economiche hanno puntato gli occhi su di lui. Ma anche il direttore sportivo biancoceleste Tare lo segue da diverso tempo e la Lazio tra le italiane è quella avvantaggiata”.

Su Djordjevic: “In Italia la pressione è alta, soprattutto se giochi in piazze come quella biancoceleste, se non si è abituati difficilmente un calciatore riesce a mantenersi costante nelle prestazioni. Ma se la squadra gioca bene e tu vieni impiegato solo nel caso di assenza del tuo compagno di reparto si fa dura. Nessuno si aspettava che Immobile dopo i due anni anonimi di Siviglia e Dortmund potesse fare così bene. Ma serve una riserva valida, per cui credo che per questa stagione il serbo resterà alla Lazio. In prospettiva futura per l’attaccante l’ipotesi Lione potrebbe essere un’opportunità interessante visto che proviene da quel campionato e lo conosce bene. Bisogna vedere la cifra che la Lazio vorrà ricavare dalla sua cessione, se il Lione lo vuole dovrà sborsare una discreta sommetta perchè anche se la società di Lotito lo ha avuto a 0 vorrà incassare comunque una cifra importante dalla sua cessione”.

Su Cataldi: “Lo conosco bene, è in una grande fase di crescita. In Italia non ci sono calciatori che si possono definire fuoriclasse. E’ la verità, all’estero ci sono scuole che offrono elementi più pronti rispetto a quelle italiane. Cataldi, attualmente, non è considerato un fuoriclasse perchè non cambia il volto della squadra. Per questo motivo i calciatori italiani non vengono definiti top player nei campionati stranieri”.

Su Keita: “Dipenderà molto dalle prestazioni che il giocatore effettuerà nella prossima Coppa D’Africa perchè ne possono aumentare di molto il valore. Non so per quanto tempo ancora la Lazio possa trattenerlo. Durante la competizione africana Keita avrà la pressione dell’intero Senegal sulle spalle e nel caso dovesse far bene non sarà semplice trattenerlo perché su di lui piomberanno le grandi d’Europa. Se una big dovesse proporgli un ingaggio importante la Lazio non sarebbe in grado di fare una controfferta convincente. In più per la Lazio un’eventuale cessione a grandi cifre potrebbe essere un buon affare perché Keita è arrivato a 0 e con una sua eventuale vendita si potrebbero prendere almeno due giocatori”.

Su Tare: “Noi due siamo amici, so che ultimamente è molto interessato al campionato belga e a quello francese, sono sicuro che dovesse trovare il giusto profilo farà di tutto per averlo”.

 

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