Nonostante ormai l’attenzione sia già dirottata alla partita di domani con il Cagliari, si continua a parlare della recente bella prestazione della Lazio con il Torino. Per parlare della partita con i granata è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” l’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano. Ecco le sue parole:
“Partita il cui risultato finale sia più giusto. Il primo tempo è stato pro Toro mentre il secondo tempo è stato pro Lazio. Il Torino ha giocato un calcio lineare, noi siamo una squadra brava a sfruttare le opportunità sulle seconde palle. La Lazio di Inzaghi sembra che gioca delle gare sporche, non un gioco lineare ma in questo modo sa ritrovarsi. Sembra un caos-organizzato. Credo che il risultato finale sia giusto. C’è stata una bella reazione. Mi è piaciuto molto Barreca, secondo me farà carriera. Della Lazio ho visto bene Felipe Anderson così come Immobile. Ciro è il valore aggiunto della Lazio. Brava la Lazio a prenderlo ad un prezzo relativamente basso per il valore che era e che è adesso Immobile. Buon per noi che il calcio italiano è pieno di incompetenza e la Lazio ha preso un giocatore forte ad un prezzo basso mi auguro e sono sicuro che avrà un rendimento alto perché non si risparmia mai, gioca per la squadra, trova fiducia partita dopo partita. Sono contento per lui e la Lazio che con le sue prestazioni sta portando buoni risultati…nulla distraordinario eh, c’è un po’ troppa euforia, si passa da depressione ad euforia nel giro di 3 giorni ed è esagerato“. La Lazio ha messo sotto un Torino in condizione e nelle ultime partite c’è un miglioramento complessivo: “Sì anche se non ci voleva molto dopo Empoli…però è vero anche che fai una grande partita ad Udine, giochi bene col Bologna anche se non hai vinto e domenica potevi vincere ma anche perdere. Anche il Torino ha avuto le sue occasioni. Per un giudizio finale ci vogliono ancora un po’ di partite anche perché quelle che ci stanno sopra ci hanno battuto…Simone è stato bravo a cementare il gruppo, c’è unità di intenti e questo è un merito“.
Un giudizio su Murgia: “Sono contento, lo conosco da quando faceva i giovanissimi, è un valore aggiunto per la Lazio: è italiano, è del settore giovanile. Sono contento per lui come per Lombardi. Abbiamo bisogno di questo, non vorrei però che fa la fine di De Silvestri. Voglio che restano alla Lazio e che possano crescere e rimanere per tanto tempo. No che appena diventano appetibili fanno le fortune di altre squadre“. Su Cataldi: “Il primo tempo ha giocato da mezzala mentre il secondo da centrale. Ha fatto una discreta partita, niente di straordinario, ha dato equilibrio e corsa, ha rischiato di segnare, sta crescendo. Ai ragazzi devi dare la possibilità di sbagliare perché se sbagliano e li metti in soffitta è inutile, devono lavorare per migliorarsi. Forse su Cataldi ci sono aspettative esagerate lo hanno unito definito un grande calciatore e invece grandi si diventa dimostrandolo. Lui ha avuto alti e bassi, non ha avuto continuità di gioco e prestazioni“.
Infine un giudizio su Patric: “Si sta impegnando. L’ho visto concentrato, dobbiamo crederci. Fino a qualche tempo fa c’erano parole negative ma con le prestazioni sta venendo fuori. Certo…non è improvvisamente straordinario ma è molto regolare, non ha picchi nel senso negativo o positivo, è un giocatori di rendimento non è da 8 ma neanche da 4. Dobbiamo vederlo in più partite, c’è sempre fretta di giudicare in positivo e negativo, i giocatori vanno giudicati in un arco temporale medio lungo non puoi passare da un giudizio all’altro nel giro di 2 giorni. Mo se gioca male diremo che è scarso? Va giudicato nel periodo ampio non di partita in partita, nella singola partita puoi dire se ha giocato bene o male ma per un giudizio definitivo serve più tempo”.