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Garlini: “Felipe Anderson l’uomo in più di Inzaghi. Alla Lazio serve continuità”

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Oliviero Garlini, ex attaccante biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare del momento biancoceleste:

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Penso che Felipe sia stato molto positivo. Nessuno pensava potesse giocare da esterno basso, si sta sacrificando molto. Può perdere della lucidità in fase offensiva verso la porta ma sono cose che ci possono stare. La squadra sta facendo molto bene e servono questi giocatori per il gruppo. Siamo partiti molto bene, in maniera stupenda. Non era facile vincere ad Udine. Felipe è importante quanto Keita e Immobile ma lui deve aspirare a qualcosa di più, può rendere e dare molto. Questa scoperta fatta da Inzaghi può renderlo grande.

La squadra deve trovare la continuità sia nei risultati sia nelle prestazioni. Keita è stato bravo a rimettersi in gioco. L’ho visto giocare con umiltà e sicurezza. L’opportunismo sotto porta ci può stare ma l’ho visto sacrificarsi per la squadra. La Lazio può arrivare in alto se i suoi interpreti migliori aiuteranno la squadra.

Anche contro l’Empoli sono arrivati i 3 punti, che sono la cosa più importante. Non conta la prestazione. Contro l’Udinese la squadra ha mostrato che può dire la sua in campionato perché i gruppo c’è e ci sono i giusti equilibri che permettono ai giocatori durante l’arco della partita di rendere di più. Questo è quello che sta studiando secondo me Inzaghi.

I numeri contano solo per i giornalisti perché alla fine conta la prestazione e il risultato e la Lazio ha dimostrato d’essere una squadra pronta. Vediamo alla fine, tireremo le somme. L’oste il conto lo porta alla fine.

Con il tifo che ha la Lazio, è importante che tutti remino dalla stessa parte, dalla società ai tifosi. Da queste situazioni può nascere qualcosa di positivo, abbiamo dimostrato che anche senza Biglia la Lazio può fare bene. Tutti danno il massimo dimostrando che la Lazio non è quella che si diceva all’inizio: merito di Inzaghi, ha poca esperienza ma conosce molto bene l’ambiente laziale.

Conta quello che Inzaghi spiega ai giocatori, ciò forma l’esperienza. Se i giocatori lo aiutano a crescere può maturare. Lui deve esser bravo a stimolarli e a tenerli sulle spine.

Sicuramente le qualità e l’esperienza di Biglia messa insieme a Cataldi e Parolo forse ha qualcosa in più. Cataldi deve imparare dall’argentino e quest’ultimo deve aiutarlo. E’ facile parlare quando vinci ma devono dimostrare di poter coesistere anche perché uno è bravo con i piedi, mentre Parolo negli inserimenti e nei colpi di testa. Cataldi dovrà imparare molto anche da Parolo perciò penso che il centrocampo biancoceleste possa dimostrare d’essere di valore.

C’è la voglia di de Vrij di dimostrare che ha avuto solo sfortuna in un momento di suo assoluto bisogno da parte della Lazio. Sta guidando la difesa ma anche gli innesti di Wallace e Bastos hanno contribuito.

Inzaghi è stato bravo a tenere Hoedt e Patric sulle spine, quando lui ha avuto bisogno di loro, quest’ultimi hanno dimostrato di esserci. Sono tutti pronti per poter dire la propria. Non è facile entrare e giocare una partita delicata. Merito della Lazio e dei suoi giocatori che hanno messo in difficoltà i friulani. Contro il Bologna sarà difficile: gli emiliani hanno giocatori importanti come Destro e Verdi. I biancocelesti dovranno essere bravi a difendere: se si rischia il contropiede loro possono far male.

E’ un peccato che la sosta arrivi ora, i biancocelesti e Inzaghi devono essere bravi ad allenarsi con la voglia giusta per riprendere al meglio il cammino in campionato. Io ripeterei la prestazione contro l’Empoli: quando si vince è sempre positivo. Il Bologna ha trovato in Verdi e Di Francesco due giocatori forti nell’uno contro uno e c’è sempre Destro che vede molto bene la porta. La Lazio dovrà esser brava nel marcargli perché in certi casi bisogna continuare a giocare a uomo“.

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