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Bizzotto: “Udine come punto di partenza. Immobile finalizzatore di razza”. E su De Vrij…

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Giornalista Rai tra i maggiori esperti di calcio internazionale, Stefano Bizzotto è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sull’avvio di stagione della squadra di Simone Inzaghi, ma anche per gettare lo sguardo sull’importante impegno della Nazionale di Ventura. L’Italia infatti questa sera affronterà la Spagna a Torino per le qualificazioni ai Mondiali che si svolgeranno in Russia nel 2018.
Ci si poteva aspettare un avvio di stagione del genere da parte della Lazio, con un debuttante in panchina come Simone Inzaghi? “La Lazio viene da un’estate travagliata a causa dell’incertezza sulla scelta della guida tecnica. Ci si è rifugiati in Inzaghi che ha una grande conoscenza dell’ambiente e questo può averlo aiutato nell’approccio. C’è da considerare che un elemento chiave come Felipe Anderson, ha dovuto migliorare la condizione dopo l’Olimpiade. C’era da attendersi dunque un inizio altalenante, ma la vittoria di Udine, anche in base al gioco espresso, può rappresentare sicuramente un punto di partenza per questa Lazio. Anche risolvere i problemi di Keita potrebbe aiutare a vivere un campionato d’alta classifica“.
Tra le note maggiormente positive di inizio anno, Stefan De Vrij è tornato ad esprimersi in campo ad alti livelli: “Ho negli occhi ancora il suo straordinario Mondiale del 2014, quando è stato uno dei migliori tre difensori della rassegna iridata. Riaverlo a disposizione dopo un anno è stato come un nuovo acquisto, che fa salire non poco il livello della difesa della Lazio. Inzaghi deve essere bravo ad affiancargli giocatori adatti al suo modo di esprimersi, il rendimento di tutta la retroguardia ne trarrà giovamento di conseguenza“.
Immobile può avere le qualità per raccogliere l’eredità di Klose? “Sicuramente a livello anagrafico la situazione è dalla sua parte, è arrivato alla Lazio molto più giovane rispetto a Klose. Il tedesco era un giocatore che lavorava molto per la squadra facendo salire la squadra, Immobile è più un finalizzatore di razza e al Torino era arrivato ai massimi livelli in Serie A, poi è incappato in alcune scelte forse sbagliate. A Dortmund si era trovato ad essere un pesce fuor d’acqua e anche a Siviglia aveva giocato poco. La sua qualità però non è in discussione ed anche Ventura ne tiene conto per la sua Nazionale“.
Tra i tanti giovani nella rosa della Lazio, Milinkovic-Savic e Cataldi sembrano avere grandi prospettive: “Per il serbo parla anche il suo passato nelle Nazionali giovanili, è stato Pallone d’Oro nel Mondiale Under 20 vinto proprio con la Serbia. A tratti fa vedere di avere una marcia in più, il nodo da sciogliere per lui potrebbe essere quello della sua collocazione tattica, ma è un giocatore che vorrei sempre avere nella mia squadra. Cataldi è un giocatore che nonostante la giovane età si sta prendendo il suo spazio nel calcio italiano, anche in controtendenza rispetto a una Serie A che non offre grandi chance ai giovani talenti“.
Biglia è in procinto di rinnovare con la Lazio, ma qualcuno sta obiettando su questa scelta in riferimento alla sua fragilità fisica: “Biglia è indispensabile per la Nazionale argentina, per cui non può non esserlo anche per la Lazio. L’Argentina al momento è la Nazionale con la più alta concentrazione di fuoriclasse al mondo e se Biglia è sempre titolare è una certificazione della sua qualità. Forse i suoi infortuni sono dovuti al fatto che negli ultimi tre anni, fra Coppa America e Mondiali, non è mai riuscito a riposare“.
Che partita sarà Italia-Spagna? “Non mi aspetto un incontro spettacolare, credo sarà una partita molto tattica che sarà importante non perdere, più che vincere. Il primo posto le due squadre se lo giocheranno contro le altre formazioni, nelle sfide contro Albania, Israele e Macedonia si decideranno i giochi. Un pareggio non sarebbe comunque un risultato da disprezzare“.
Ventura è l’uomo giusto per aprire un nuovo ciclo in Nazionale? Oggi giocheranno Eder e Pellé, con Immobile e Belotti in panchina: “La coppia offensiva che giocherà stasera ha fatto le fortune dell’Italia agli Europei ed è giusto dar loro fiducia. Sarà importantissimo fra tre giorni vincere in Macedonia e chi non giocherà stasera potrà avere spazio a Skopje. Ventura è un allenatore di grandissima esperienza, è vero che non ha mai lottato per un titolo, ma il tecnico di una Nazionale deve essere soprattutto un selezionatore“.
Che valori stanno emergendo in questa nuova Serie A? “E’ ancora troppo presto per immaginare una gerarchia certa. Il mio auspicio è che possa rimanere un campionato aperto per la lotta al titolo fino alla fine. Se la Juventus dovesse fare subito il vuoto subentrerebbe la monotonia. Una variabile molto importante sarà quella delle coppe europee, chi a febbraio sarà ancora in gioco dovrà sostenere un dispendio di energie che rischierebbe di ripercuotersi in campionato“.

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