Sulla partita di ieri e su Napoli Lazio ha parlato l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci, ai microfoni di Elleradio. Queste le sue parole: “La Lazio ha cinque-sei giocatori al top nell’undici titolare, a partire da Felipe Anderson che forse non sa neanche lui quanto è forte. In più Lucas Biglia può essere considerato il miglior centrocampista centrale del campionato, così come De Vrij in difesa. Cinque-sei eccellenze importanti che fanno volare la squadra”.
“La Lazio sta occupando il posto che le compete: è la quinta-sesta squadra italiana, a volte c’è un catastrofismo eccessivo dovuto alla distanza con la proprietà. Questo si ripercuote anche sulle presenze allo stadio: qualsiasi problema a mio avviso non dovrebbe mai scalfire la fede calcistica. Immobile poi è stato accolto senza ricordare che è già stato capocannoniere della Serie A col Torino. Il club sta fruttando gli investimenti fatti nel momento sbagliato, quando serviva una squadra subito competitiva nel preliminare contro il Leverkusen. Ora però quei giocatori stanno facendo fruttare l’esperienza. Il merito di Inzaghi è l’attenzione che sta ponendo sul nostro settore giovanile: d’altronde chi meglio di lui può valorizzare giovani che ha già allenato?“.
Su Napoli Lazio: “Secondo me si può puntare al terzo posto: arrivare sesti oppure ottavi cambia poco, si deve osare perché ci sono ottime prospettive. Il Napoli in questo momento è in difficoltà dal punto di vista programmatico, aveva preso Milik che era la scelta perfetta per sostituire Higuain e ne sta sentendo tantissimo la mancanza. La Lazio può farsi valere e sarà importante l’unità di un popolo che deve abbandonare il disfattismo totale, letture eccessivamente sciagurate che non portano nulla di costruttivo. Poi anche la società deve finalmente puntare al salto di qualità, prendersi quel rischio d’azienda che non si è accollata per fare la Champions, che al momento è l’unica competizione che porta soldi sicuri fra premi ed indotto“.
Infine su de Vrij: “Il suo rientro è stato assolutamente fondamentale, si tratta di un fuoriclasse assoluto. A parte i difensori della Juventus, è il difensore di maggiore livello della Serie A. Io ricordo che quando venne Riedle, ci trovammo di fronte a un fuoriclasse del colpo di testa, era il top della categoria in quella specialità. Ci sono giocatori che hanno una marcia in più e de Vrij ha quella capacità di cambiare faccia ad un intero reparto, i difensori della Lazio sono performanti ma con l’olandese al loro fianco sono perfettamente guidati: Hoedt nelle partite giocate con de Vrij si è dimostrato tutto un altro giocatore. Vedo giovani difensori italiani che cambiano riferimenti e modo di giocare, un esempio può essere Caldara dell’Atalanta. Si torna a marcare a uomo, un metodo che ha formato cento anni di difensori italiani famosi in tutto il mondo“.