Inizio di stagione tra alti e bassi. Cominciano ad ampliarsi i mugugni dei tifosi (le scelte del tecnico, il modulo all’utilizzo di alcuni giocatori rispetto ad altri, etc.). Sabato sera c’è una trasferta insidiosa contro l’Udinese che può dare un po’ di sano ottimismo, ma dipende tutto dai ragazzi di Inzaghi. Per parlare della sfida con i friulani è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia un grande doppio ex Giuliano Giannichedda:
“Ero pronto a scommettere su Simone Inzaghi allenatore. Conosceva tutti i calciatori dalla A alla Z e vedeva centinaia di partite. Io, quando eravamo compagni, dopo l’allenamento tornavo a casa e staccavo la spina. Lui si metteva a studiare e a vedere le gare. La sua Lazio non brilla? La squadra viene da un’estate difficile ed è al centro di un cambiamento importante. E quando si cambia ci vuole un pò per trovare il giusto equilibrio. Anche io, nel Racing Roma ho cambiato modulo passando dal 352 al 433. In più ha spesso dovuto rinunciare a dei giocatori importanti. Diciamo che troppo spesso noi allenatori pensiamo più al risultato che al gioco“. Con il passaggio al 352 Felipe Anderson sembra il calciatore più sacrificato: “Inzaghi lo vede ogni giorno e può valutare meglio di noi. Dall’esterno però penso che Anderson non abbia le caratteristiche per fare il quinto. Giocando su tutta la fascia può essere limitato nei suoi movimenti. E’ chiaro che, se Simone ci lavora tutta la settimana e soprattutto con l’aiuto di Lulic dalla parte opposta, può trovare un giusto equilibrio“. Sabato si gioca Udinese-Lazio: “Per la Lazio non sarà facile. Ci sarà la voglia di riscattare la prestazione, poco esaltante con l’Empoli, ma troverà un avversario agguerrito. Udine piazza tranquilla? Vero, ma fino ad un certo punto. Pozzo sta investendo e vuole trovare i risultati“.