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Regalia: “La Lazio dovrebbe sempre puntare in alto. Keita? Ha potenzialità immense ma deve fare mea culpa”

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Carlo Regalia è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione Laziali on Air. Da decano dei direttori sportivi italiani, Regalia ha analizzato il calciomercato estivo della Lazio a ridosso della sua chiusura ufficiale.
“Io credo che i due attaccanti che sono andati via, Klose e Matri, siano stati sostituiti da un ottimo giocatore come Immobile. E’ vero che nel campionato italiano gli attaccanti spesso sono abbandonati un po’ a loro stessi nel gioco ed hanno un consumo di energie enormi, per cui averne solo due a disposizione potrebbe essere insufficiente. Se la Lazio sarà migliorata solo il campo potrà dirlo, a mio avviso però la qualità della difesa sarà fondamentale per capire se potrà esserci un salto di qualità. Se davvero i nuovi innesti saranno efficaci per la retroguardia, allora i risultati arriveranno”.
Su Felipe Anderson: Lo vedo come un giocatore dotato di straordinarie qualità. E’ uno di quei giocatori in grado di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica e andare oltre la fase sterile del possesso palla che, senza determinati giocatori capaci di ribaltare il fronte offensivo, non porta alcun frutto. Felipe Anderson è in grado di saltare l’uomo con un semplice dribbling, riesce a superare la staticità del calcio italiano e a rappresentare un elemento di rottura”.
La Lazio sembra avere i giocatori giusti per attaccare l’area di rigore, soprattutto se dovesse tornare a disposizione Keita.Il senegalese ha delle potenzialità immense e in gran parte ancora sconosciute, ma deve capire che se non gioca sempre con continuità non è sempre colpa dell’allenatore, è in gran parte anche colpa sua. Deve acquisire la giusta mentalità per essere considerato un calciatore affidabile”. Regalia si intende di calciatori inglesi, avendo portato in Italia Paul Gascoigne e David Platt. Quale può essere il problema di Ravel Morrison? “Anche lui deve scendere in campo con lo spirito di chi dice: ‘ti faccio vedere io quanto valgo’. Questi ragazzi devono essere consapevoli delle loro qualità ed essere capaci di dare continuità al loro rendimento”. Su Simone Inzaghi:A livello di settore giovanile ha fatto benissimo. Ha insegnato calcio, che è la cosa più importante a quel livello. Anche in Serie A bisogna essere buoni maestri, perché anche i più bravi di tutti vanno spronati a dare il massimo. Anche il giocatore più valido ha bisogno di allenare queste qualità. In questo è fondamentale il ruolo degli allenatori”.
L’operato del direttore sportivo della Lazio Igli Tare viene spesso molto criticato. Soprattutto per il fatto di non riuscire mai a trattenere gli uomini migliori e per non puntare mai su giocatori davvero affermati: “Il problema del calcio italiano è che al momento non può competere economicamente con certe realtà estere, soprattutto quella inglese. In Inghilterra le società guadagnano un miliardo e mezzo di euro in più dai diritti televisivi rispetto all’Italia. Una società di bassa classifica in Premier League può contare su introiti superiori in questo senso rispetto alla Juventus in Italia. La cifra spesa dal Manchester United per Pogba è indicativa. In questo contesto la Lazio paga i contatti che i procuratori intrattengono con club che possono offrire sempre di più ai loro assistiti. La Lazio per bacino d’utenza può puntare all’alta classifica in Serie A, ma trova le stesse difficoltà di tutti gli altri club quando deve competere con le realtà estere”.

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