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Poli: “Candreva non aveva la personalità da capitano. I giocatori aiutino Inzaghi”

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Fabio Poli ha un posto garantito nell’Olimpo degli eroi biancazzurri, dopo il gol realizzato il 5 luglio del 1987 al Campobasso che ha garantito la salvezza dalla Serie C e la sopravvivenza stessa alla Lazio. Sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “Laziali on Air“, l’ex centrocampista ha parlato delle sue prime impressioni sulla squadra di Simone Inzaghi in questa stagione, e non solo.

Nella giornata di ieri hanno fatto discutere le dichiarazioni di Antonio Candreva, soprattutto relativamente al fatto che la mancata assegnazione della fascia di capitano aveva effettivamente influito sul suo rendimento: “Se ne parlava tanto l’anno scorso di questa situazione. Sicuramente Candreva ci teneva ma un giocatore deve sempre comprendere le scelte della società. Difficile pensare che per una cosa così stupida possa rovinarsi un rapporto: lui ha dimostrato di voler andarsene, forse anche per avere maggiori possibilità di vincere qualcosa.
In passato anche figure più carismatiche non si sono mai lasciate andare a esternazioni del genere: “Se davvero le cose fossero andate così si tratterebbe di una dimostrazione di grande egoismo personale. Candreva è sicuramente un grande giocatore ma con questo comportamento ha dimostrato di non essere all’altezza per fare il capitano di una squadra così importante come la Lazio.
Che Lazio ha visto Poli in queste prime tre giornate?Francamente credevo peggio, invece ho visto una squadra vogliosa e motivata per costruire qualcosa di importante, capace di giocare anche un buon calcio almeno a tratti, considerando comunque che le qualità all’interno della rosa non mancano, questo va ricordato. Ora sarà importante recuperare al meglio, anche mentalmente, Keita, e poi ci sono giocatori come Biglia e De Vrij che sono una garanzia.
Da ex attaccante, Immobile può soffrire la mancanza di un’alternativa al suo ruolo in rosa?Sostituire Klose credo che sia impossibile, parliamo da questo presupposto. Matri non mi ha mai fatto impazzire, ma certo rispetto a chi è partito ora la Lazio ha meno alternative in attacco. Con Immobile il calcio della Lazio deve cambiare, si tratta di un giocatore che ha caratteristiche diverse rispetto ai suoi predecessori alla Lazio.
Simone Inzaghi è pronto per allenare una squadra come la Lazio?L’esperienza con la Primavera conta ma in Serie A il gioco si fa più duro e credo che abbia bisogno come tutti i tecnici che si affacciano al grande calcio di fare un po’ di esperienza. Sarà fondamentale il ruolo dei calciatori che dovranno aiutarlo a consolidarsi come tecnico di massima serie. Ora ha una grande chance tra le mani, tutti farebbero i salti mortali per allenare subito tra i professionisti in Serie A. Un grande club come la Lazio, poi…
Contro il Chievo però sul piano del gioco la Lazio è parsa fare un passo indietro. Che tipo di partita sarà ora Lazio-Pescara?La Lazio deve mantenere la sua identità, col modulo più congeniale ai giocatori che ha. Il Pescara crea tante occasioni e ha un allenatore che sa far giocar bene la squadra, bisognerà prendere le giuste contromisure.
Felipe Anderson sta diventando un caso: lo rivedremo mai ai livelli di quei quattro-cinque mesi in cui impressionò tutto il mondo del calcio?Nel calcio frenetico di oggi un giocatore come Anderson può vivere un momento di buio totale dopo una fase come quella che ha vissuto due anni fa. Io credo però che le sue qualità siano reali, e comunque i problemi della Lazio non dipendano certo direttamente da lui.
Su Biglia: “Lo ritengo un grandissimo giocatore, d’altronde essendo titolare inamovibile nella Nazionale argentina non può che essere un calciatore di grande qualità. Di sicuro vorrei vederlo più determinante sui passaggi, più nel cuore del gioco e capace di determinare con le sue iniziative l’esito delle partite, perché ha qualità e personalità per farlo.
Bastos e De Vrij sembrano essere una coppia centrale molto ben assortita: “L’angolano è una sorpresa davvero piacevole. Ho visto bene la sua partita contro la Juventus ed ha dimostrato una grande qualità. Giocare al fianco di De Vrij non può che fargli bene perché chiunque gioca al fianco dell’olandese riesce a trarre grande giovamento. Serviranno conferme ma al momento la coppia centrale potrebbe rappresentare una sicurezza per la Lazio.
Un’ultima considerazione sul quadro generale della Serie A: “Partendo dal mio Bologna, credo sia una squadra molto giovane e che ha bisogno di tempo, ma che ha qualità importanti. Il presidente Saputo ha il merito di salvare questa società e di averla resa di nuovo solida. Per il resto la Juventus mi sembra fuori categoria così come pensano tutti, Napoli, Lazio, Inter, Fiorentina e Roma lotteranno per le altre posizioni, nel Milan vedo un grande momento di confusione.
Il Sassuolo può essere ancora la rivelazione?Bisogna alzarsi in piedi per l’organizzazione dimostrata da questa società: è composta da personaggi che sanno fare calcio, senza grandissimi mezzi economici ma attraverso la programmazione e puntando su gente mossa da grandi motivazioni sta facendo cose che possono rappresentare un vero esempio nel calcio italiano.

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