Il 4 settembre del 1916 nasceva a Quarto, in prov. di Genova, Lina Volonghi. Promettente campionessa di nuoto si innamorò ben presto del teatro e, tra le perplessità dei genitori e dei sei fratelli, si presentò dal grande comico genovese Gilberto Govi, che nel 1933 la scritturò per un piccolo ruolo ne “I manezzi pe’ majâ na figgia”.
Dopo sei anni lascia la compagnia di Govi per sottrarsi al condizionamento del dialetto e si trasferisce a Roma, riuscendo a farsi scritturare da Anton Giulio Bragaglia e dal suo mitico Teatro delle Arti, per poi recitare accanto a grandi artisti come Laura Adani, Luigi Cimara, Salvo Randone, Renzo Ricci, Ruggero Ruggeri. In questi anni da’ prova di grande versatilità interpretando svariati ruoli del repertorio classico, moderno e contemporaneo e dimostrando una naturale inclinazione verso il genere comico anche se negli anni seguenti si affermò anche in ruoli drammatici. Nel dopoguerra si era imposta sul versante della commedia brillante a fianco di Ernesto Calindri, Franco Volpi e Lia Zoppelli. Successivamente si prefisse traguardi più impegnativi non disdegnando però la commedia brillante. Passò al Teatro Stabile di Genova. In seguito lavorò al fianco di grandi registi, come Ivo Chiesa, Giorgio Strehler e Luchino Visconti. Raggiunse l’apice della sua interpretazione drammatica con “Madre Coraggio” di Brecht nel 1970. Intanto si era affermata anche in tv come interprete di sceneggiati di grande successo. Gli ultimi anni li dedicò completamente al teatro. Dell’ultimo periodo sono da ricordare: “La brocca rotta” (1983), “Buonanotte mamma” (1984) e “Bussando alla porta accanto” (1986), spettacolo con il quale l’attrice diede l’addio alle scene perché colta da un improvviso attacco cardiaco che le impedì di riprendere a lavorare. Si spense il 24 febbraio del 1991.