Per parlare della gara di sabato prossimo a Udine Alessandro Calori, vecchia benvoluta conoscenza biancoceleste ed ex bianconero, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:
“L’Udinese ancora è alla ricerca di una certa continuità ma ha dei giovani interessanti. La società bianconera ha molta fiducia in questi talenti e ci punta molto. La gestione della società friulana è questa da molto tempo, e questo modo di agire gli ha permesso di mandare bene avanti la società. Inoltre ha anche giocatori esperti di Serie A, come Danilo e Felipe. Il loro marchio di fabbrica è sempre stata la difesa a tre, ma Iachini sta provando quella a quattro per poter sfruttare al meglio le caratteristiche di De Paul e di Zapata. Anche Perica è un elemento fastidioso e inotre ha Penaranda, un ’96 che può entrare a partita in corso. Qualche pecca la hanno a sinistra, Armero e Ali Adnan non hanno ancora trovato la continuità giusta soprattutto in difesa”.
Sulla Lazio: “Quello dei biancocelesti è un 3-5-2 più offensivo dato che il quinto di centrocampo è Felipe Anderson. I difensori con lui in campo sono chiamati a lavorare bene e ad adattarsi alle esigenze di gioco. L’importante è che il 3-5-2 non si trasformi in un 5-3-2, perchè altrimenti resti troppo schiacciato e rischi che non riesci a ripartire, gli esterni devono essere all’altezza di fare tutta la fascia. Se contro squadre come l’Empoli non alzi il baricentro fai fatica a ripartire. L’importanza di de Vrij? Il suo era solo un problema di salute, ha grande qualità e nel reparto difensivo è un leader, è difficile trovare in giro difensori simili. Il ruolo che ricopre inoltre è importante anche nella costruzione del gioco, può consentire al regista di non abbassarsi troppo sostituendolo in impostazione”.