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Nuova tegola per il calcio italiano: Gable sul lastrico trascina anche squadre di A

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Lo scorso lunedi 12 settembre la Gable, una piccola compagnia di assicurazioni, ha annunciato l’intento di ritirarsi dalla Borsa inglese. La causa è molto semplice, secondo quanto riporta L’Espresso il titolo della società con sede alle Isole Cayman nell’ultimo anno è crollato del 90%.

Il grande problema del calcio italiano è che Gable ha venduto a ben 20 club di Lega Pro (Akragas, Arezzo, Casertana, F. Andria,Fondi, Lupa Roma, Maceratese, Matera, Melfi, Mantova, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia) polizze dal valore di 350mila euro ciascuna per le fideiussioni necessarie per l’iscrizione al campionato. E non solo, nell’elenco delle squadre infatti ci sarebbero anche la Sampdoria ed il Bari. La società ligure del presidente Ferrero avrebbe chiesto una garanzia sui debiti del calciomercato di circa 12 milioni di euro, come riportato anche nel bilancio 2015 della società blucerchiata.

La società al momento dichiara di poter onorare gli impegni presi ma i dubbi come riporta Calcio&Finanza sono davvero tanti. Il titolo è calato da 24 a 2 sterline, netto segnale di ciò che sta accadendo. Dall’anno scorso è possibile emettere fideiussioni a favore di squadre di calcio anche dalle compagnie di assicurazioni e da altre società finanziarie autorizzate da Bankitalia su decisione dell’Antitrust, e proprio questo ha permesso a Gable di inserirsi sul mercato ma adesso si rischia il collasso.

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