#bonus cultura: si chiama così, il contributo di 500 euro, elargito dal Governo ai giovani nati nel 1998. La cifra messa a disposizione dei 18enni, è da spendere per libri (non solo scolastici), per visitare aree archeologiche e musei, andare a teatro o al cinema, seguire concerti, fiere, mostre e tanto altro ancora, compresi acquisti online; il contributo verrà versato per incentivare il desiderio di arricchire la propria cultura.
Una misura che arriverà il 15 settembre in via ufficiale e che sarà fruibile attraverso una applicazione, la #18app, prevista dal Governo nell’ultima legge di Stabilità. I destinatari della somma (circa 290 milioni di euro) dovevano essere solo i ragazzi e le ragazze italiane ma successivamente il bonus è stato esteso anche agli extracomunitari residenti in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno regolare.
I giovani che usufruiranno del bonus Cultura saranno in tutto 574.593, cioè tutti quelli che entro il 31 dicembre 2016 compiranno 18 anni: i 500 euro saranno spendibili per tutto l’anno in cui sono passati alla maggiore età, quindi entro il mese di dicembre del 2017. Per avere il cosiddetto Spid (un sistema pubblico di identificazione digitale dello stato) ragazzi e ragazze dovranno registrarsi in uno qualsiasi degli identity provider – Aruba, Infocer, Tim, Poste e Sielte – attraverso cui riceveranno le credenziali che gli permetterà di accedere non solo ai servizi online dell’Amministrazione Pubblica ma anche ad altri utili servizi privati.
Il secondo passaggio prevede di effettuare il download su pc, tablet e smartphone, dall’applicazione 18app, attraverso il sito a esso dedicato oppure da Google Play e Apple Store. L’utente potrà così entrare nel sistema, inserire i dati richiesti e, in pochi minuti, avrà a sua disposizione i 500 euro, attivi dal giorno in cui compie il 18esimo anno. Presente sulla piattaforma anche l’elenco di biblioteche, cinema, esercizi commerciali, negozi, teatri, ecc., in cui i ragazzi potranno scegliere ciò che gli interessa; lo shopping si potrà fare sia recandosi sul posto, mostrando il bar code o il gr code al negoziante, come conferma dell’acquisto o tramite lo smartphone in forma digitale.