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Stadio Olimpico – Diaconale: “Se si impedisce ai tifosi di tifare tanto vale chiudere gli stadi e…”

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Aumenta sempre di più le misure di sicurezza allo Stadio Olimpico. Il timore però è che con le nuove disposizioni della Prefettura sia stata creata una sorta di “coperta corta” dove per coprire un problema (l’azzeramento dei reati all’interno dello stadio) se ne lascia scoperto un altro altrettanto importante (i continui disagio arrecati ai tifosi che vogliono solo godersi una partita in pace). Oltre alle barriere nelle curve, che tanto hanno fatto discutere nell’ultimo anno, a partire dalla prima giornata di campionato verranno inserite altre misure di controllo all’interno del perimetro dello stadio. Il comunicato della Prefettura parla di “nuovi sistemi di lettura dei tagliandi ai tornelli di ingresso dotati di meccanismi di riconoscimento biometrico”: in pratica nei tornelli all’entrata saranno posizionate telecamere dotate di un software capace di fare uno scanner facciale a chiunque li varchi. Sistemi in grado di riconoscere e registrare alcune caratteristiche uniche di ognuno di noi. Come riporta il Corriere della Sera, sull’argomento si è espressa anche la società Lazio, attraverso le parole del suo nuovo responsabile della comunicazione, Arturo Diaconale:

Tutte le misure rivolte a garantire la sicurezza hanno l’appoggio della società, sempre però che queste vengano meditate con accortezza. Altrimenti diventa difficile per tutti comprenderle. Se si impedisce ai tifosi di partecipare ad un evento sportivo tanto vale chiudere gli stadi e vederci le partite solo alla tv. Noi, insomma, auspichiamo la ricerca del rispetto della legalità ma con buonsenso”.

 

 

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