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ass media tipo giornali e tv sembrano essere sempre più avviati verso la fine dei loro giorni, oramai per chi vuole restare aggiornato sugli accadimenti della nostra vita civile punto di riferimento importantissimo è il web.
Tante persone si scoprono “giornalisti” e riportano scene di degrado cittadino nell’intento di aiutare a migliorare le cose nella propria città. Ma non sempre i filmati e gli articoli riportati vengono compresi nel loro vero significato, facendo scemare le denunce riportate in stupide discussioni sul colore politico di appartenenza come successo a una nostra amica, Tania Pasquali, che ha avuto il coraggio di fare quello che ogni cittadino onesto e amante della propria città dovrebbe fare, ossia denunciare le nefandezze di persone incuranti del bene cittadino e facendo passare quello che in una società civile viene definito SENSO CIVICO per accuse di “razzismo” che in certi casi, come in questo, poco hanno a che fare con il contesto di cui si sta trattando. Ma siamo proprio sicuri che le accuse rivolte alla signora Tania siano giuste? Noi abbiamo voluto vederci chiaro e siamo andati a cercare quale sia il significato del termine SENSO CIVICO.
Ebbene si definisce SENSO CIVICO la fiducia negli altri, la disponibilità a cooperare per migliorare la società in cui il soggetto vive. La fiducia in questo caso produce effetti benefici a tutta la società: il livello di benessere è più alto, le istituzioni e i servizi pubblici funzionano meglio, i cittadini sono più soddisfatti. La sfiducia al contrario provoca indifferenza e in alcuni casi atteggiamenti predatori verso gli altri e verso le risorse pubbliche. Qualsiasi società civile si caratterizza per il tipo di reti orizzontali e verticali di comunicazione e di scambio.
Nel primo caso le risorse sociali ed economiche vengono impiegate per garantire il rispetto della dignità di ciascuna persona, tutelandone i diritti fondamentali, primi fra tutti vita, salute, istruzione, abitazione, lavoro, poi libertà di autodeterminazione e libertà attinenti alla sfera della manifestazione del pensiero in qualsiasi campo, compresi politico e religioso. Le reti orizzontali mettono in contatto le persone su base egalitaria e sono veicolo di solidarietà. L’insieme delle reti orizzontali in una determinata comunità rappresenta il capitale sociale. Nel secondo caso la persona è un semplice strumento e si ha quando ci si evolve scartando gli inadeguati, quando le relazioni si basano su competizioni nelle quali chi perde soccombe e ha come valori fondanti la separazione e l’annientamento. Chi si frappone agli interessi individuali, alle finalità, alla conservazione dei privilegi di una persona, un popolo o una nazione viene considerato un nemico. Le reti verticali sono formate da persone legate tra loro da rapporti di dipendenza. Questo tipo di relazioni tra il cittadino che assicura il suo sostegno e quello dei suoi familiari al politico in cambio di possibili favori, o le relazioni costituite con lo stesso scopo con capi o dirigenti di uffici pubblici. Esempi di relazioni verticali sono la raccomandazione, il clientelismo politico, il patronage, la corruzione. In ognuno di questi esempi motivazioni legittime a livello individuale distorcono decisioni che hanno carattere pubblico. Per ognuna di queste decisioni si configurano due ingiustizie: una relativa alla sfera di chi decide e l’altra relativa alla sfera di chi è oggetto di decisione. Chi decide abusa del proprio ruolo pubblico (non attenendosi a regole di comportamento) perché spera di averne dei vantaggi. Chi è oggetto della decisione abusa della propria particolare relazione con chi decide per accaparrarsi benefici a cui altrimenti non avrebbe diritto. A farne le spese sono gli altri, tutti coloro che vengono esclusi da questo rapporto.
In una società dove la fiducia è scarsa i comportamenti sbagliati tendono ad essere più frequenti. Strade e altri luoghi pubblici sporchi a causa di rifiuti gettati per strada, muri imbrattati da graffiti, ma anche il mancato rispetto di semafori, dell’obbligo del casco e della cintura di sicurezza, del codice stradale in generale, del divieto di fumare in luoghi pubblici, l’ostruzione di luoghi pubblici di passaggio (strade, ingressi dei negozi, passi carrabili, parcheggi riservati a disabili, corridoio dei treni), insofferenza per il lavoro subordinato, la furbizia nei rapporti con gli altri, cose pubbliche (arredo dei treni, panchine, lampioni, arredi scolastici, etc.) in cattivo stato perché usate senza attenzione o perchè volontariamente danneggiate o per scarsa manutenzione, il mancato pagamento di condominio, utenze domestiche, bollo e assicurazione auto, biglietti treno, imposte, l’appropriazione o utilizzo non autorizzato di beni privati poco sorvegliati o dei beni pubblici, bambini e ragazzi rumorosi e agitati non tenuti a freno dai genitori in luoghi pubblici, le fonti di rumore ad alto volume senza preoccupazione per i vicini, la violenza (minacce, percosse, omicidio) come modalità occasionale di risoluzione dei conflitti o quella interazione con le donne, furti, scippi, omicidi, delinquenza organizzata.
Il Senso Civico e il tipo di rete usato hanno effetto anche sulla ricerca del lavoro. Nelle società dove la raccomandazione è diffusa i posti di lavoro non vengono assegnati in base al merito e questo scoraggia l’investimento in istruzione e provoca servizi pubblici poco efficienti e una minore competitività complessiva. Ma la colpa di tutto ciò non è solo del singolo perchè oltre che dai valori cultuali della famiglia e dai comportamenti degli altri nei nostri confronti dipende anche dai fatti che accadono nel nostro Paese perchè gli accadimenti nazionali, come riportati dai mass media, hanno un forte potere nel creare o distruggere il senso civico dato che rendono manifeste le regole del gioco a cui tutti i cittadini sono assoggettati.
Ora letto quanto riportato siamo ancora sicuri che sia la signora in questione a essersi resa protagonista di inciviltà o se non lo siano state tutte quelle persone che hanno subito puntato il dito verso di lei accusandola di razzismo? …Eppure fino a qualche anno fa nelle scuole veniva insegnata l’Educazione Civica ma poi qualche benpensante ha pensato bene di toglierla e le conseguenze le abbiamo sotto i nostri occhi tutti i giorni e a onor del vero non si può dire proprio sia stata una giusta scelta.
Quindi ricapitolando, siamo proprio certi che quello che viene fatto passare per progresso non sia solo un regresso verso uno stato primitivo nel quale non esistono più regole? MEDITATE GENTE, MEDITATE…