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Onazi: “La Lazio sarà sempre la mia famiglia. Keita? Mi ero accorto che qualcosa non andava…”

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Ha preferito lasciare la Lazio ed accasarsi in Turchia, per vivere una nuova esperienza. Edy Onazi però non ha dimenticato i colori biancocelesti. La Lazio lo ha cresciuto e il nigeriano ha fatto tutta la trafila dalla Primavera alla prima squadra. Onazi è intervenuto a Radio Olympia, durante la trasmissione “Diario di bordo campo“:

E’ stata una mia decisione lasciare la Lazio. Sono stato 6 anni in biancoceleste, ma volevo cambiare ambiente. Mi dispiace di aver lasciato la Lazio, squadra che mi ha cresciuto, ma avevo bisogno di una nuova esperienza. Ringrazio Tare per aver lavorato sulla mia cessione. Ho parlato molto con Inzaghi. Lui puntava su di me e sicuramente avrei giocato di più, anche Peruzzi mi aveva detto di rimanere, ma ormai avevo preso questa decisione. L’esperienza alla Lazio per me è stata importantissima e fondamentale per la mia carriera. Tra Primavera e prima squadra ho potuto conoscere ogni aspetto di questo club. Non la posso dimenticare è come una famiglia per me“.

Poi ricorda i migliori momenti e indica i compagni a cui è stato più legato: “Il momento più bello alla Lazio? Ce ne sono molti, dall’esordio in campionato alla Coppa Italia del 26 maggio. Klose è stato il compagno più importante per me, insieme ad Hernanes. Loro mi hanno dato tantissimi consigli per migliorarmi. La Lazio deve tenere Biglia perchè è fondamentale per il centrocampo.La partenza di candreva penalizza la Lazio, ma questo è il calcio. Se un giocatore vuole andare via è giusto che la società lo ceda“.

Poi su Keita: “C’è qualcosa tra la Lazio e Keita. Non sto a sentire ciò che si dice in giro o sui giornali. Ma quando ero a Formello si vedeva che c’era qualcosa che non andava. Ma se la Lazio perderà anche Keita si indebiolirà parecchio. Ma se non ci sono soluzioni allora è meglio che Keita vada via. Penso che se Inzaghi parlasse con il giocatore allora si potrebbe risolvere“.

Su Felipe Anderson: “E’ un giocatore speciale. E’ un grande talento. Sicuramente deve essere più continuo per affermarsi“.

Chiusura sullo stadio vuoto dello scorso anno: “Non è bello giocare in uno stadio sena tifosi. Nel calcio è una cosa che non dovrebbe esistere. L’Olimpico è uno stadio molto grande e vederlo vuoto faceva male. Al giocatore è una cosa che non piace. Con i tifosi non ho mai avuto problemi, tranne una volta, ma è stato un equivoco“.

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