“So long Marianne, it’s time that we began to laugh and cry and cry and laugh about it all again“.
“Ora addio Marianne, è tempo per noi di iniziare a ridere e piangere e piangere e riderci ancora su nuovamente“.
Risuona così il ritornello di una delle canzoni più famose del grande Leonard Cohen, dedicata alla sua ex compagna di vita, musa ed ispiratrice Marianne Ilhen. Anche se non più insieme, anche dopo la fine della relazione Marianne ha continuato ad ispirare Cohen. Lo scorso 29 Luglio Marianne è venuta a mancare, all’età di 81 anni. Pochi giorni prima del decesso, Cohen le ha inviato una struggente lettera per dirle addio: “E allora, Marianne, è arrivato questo tempo in cui siamo entrambi molto vecchi e i nostri corpi cadono a pezzi. Penso che ti seguirò molto presto. Sai che ti sono così vicino che se allungassi la mano, potresti toccare la mia. E sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza. Ma non c’è bisogno che ti dica più nulla di tutto questo perché sai già tutto“. A ricevere la lettera da Cohen e leggere il messaggio a Marianne è stato Jan Christian Mollestad, regista di documentari, che è stato al capezzale del letto della donna nei suoi ultimi giorni di vita. Mollestad ha poi raccontato alla Cbc Radio: “Quando ho letto il passo in cui diceva di ‘allungare la mano’, Marianne l’ha allungata davvero. Solo due giorni dopo avergliela letta, ha perso conoscenza e si è addormentata per sempre. Ho inviato una risposta a Leonard, raccontandogli che negli ultimissimi momenti le ho canticchiato Bird on a wire, la canzone che sentiva più vicina a sé. Poi le ho dato un bacio sulla fronte e me ne sono andato, dicendo ‘So long, Marianne“