La decisione della Curva Nord di tornare allo stadio in occasione di Lazio Juventus di domani, ha diviso il popolo laziale. Per fare chiarezza su questa scelta, Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, storico esponente della curva Nord, ha parlato alla trasmissione radiofonica la Voce della Nord, in onda su Radiosei. Queste le sue parole: “Avevamo deciso di non entrare più allo stadio per le barriere in curva. Non abbiamo abbandonato questa battaglia ma anzi la porteremo avanti dalla Nord. Questa è una battaglia per la nostra libertà. Non è un passo indietro. Dopo un anno di assenza abbiamo preso questa decisione perché ci siamo resi conto di essere rimasti in pochi. Vogliamo ricreare una curva e una tifoseria unita. La domenica deve tornare un giorno di festa e di tifo. Non deve essere Lotito, né i tifosi da tastiera, a toglierci questa gioia. Domani speriamo di non riavere problemi col cambio posto o col fatto di stare in piedi durante la partita. Così come speriamo che sono state rimosse le barriere. Questo è il nostro vero obiettivo: far togliere le barriere e ricompattare la curva.
Diabolik ha anche chiarito una volta per tutte le ragioni della manifestazione in piazza santi Apostoli avvenuta la scorso 14 luglio: “La manifestazione non era volta a cacciare Lotito. Basta rileggere il comunicato per capire che abbiamo abbandonato la curva per le vetrate, non ci sono altri motivi. Certo, la manifestazione aveva anche lo scopo di sollecitare la società a fare qualcosa dopo quanto accaduto con Bielsa. Ma non abbiamo mai pensato che Lotito potesse vendere la società dopo la manifestazione. Altresì, è sbagliato pensare che abbandonare lo stadio aiuti la Lazio”.
Infine, per quanto riguarda domani: “Come abbiamo già precisato nel comunicato, non ci sono più alibi per nessuno. La vicenda Keita riguarda solo Keita, non Lotito. Non vogliamo più vedere giocatori che passeggiano in campo come accaduto la scorsa stagione. Pretendiamo il 100% dei giocatori quando indossano la maglia della Lazio. Il risultato passa in secondo piano se la squadra dà tutto in campo. E’ sbagliato dare tutte le colpe solo a Lotito. Domani appuntamento alle 15/15:30 a Ponte Milvio. Invitiamo tutti a venire, grandi e piccini, anche chi la partita la guarda in Tevere, per dimostrare che ci siamo ancora”.