Nemmeno il tempo di creare un pizzico di gioia per la vittoria sul difficile campo di Bergamo che subito la Lazio viene messa a dura prova dal destino: all’Olimpico, infatti, arrivano i pluricampioni d’Italia della Juventus. Meglio affrontarla ora che siamo ad inizio campionato ed hai un calendario in discesa dopo la sosta o è meglio giocarla in piena stagione? Non c’è una risposta certa a tale quesito. Siamo onesti, nessun momento è buono per incontrare i bianconeri.
Sta di fatto che il calendario impone di ballare e allora…balliamo, ma questa volta cerchiamo di farlo con stile. “Per vincere con loro devi fare la partita perfetta“: così dichiarò Parolo in conferenza stampa. La speranza è che queste parole siano concretizzate poi in campo domani pomeriggio. Vincere sarebbe fondamentale perché permetterebbe di dare una svolta notevole alla stagione dei biancocelesti e a sua volta permetterebbe di vivere le prossime due settimane di sosta per le nazionali con tanta serenità e senza polemiche (un sogno in poche parole). La sensazione purtroppo è che con tutta la buona volontà Lazio–Juventus sarà l’ennesimo risultato scontato, sta ad Inzaghi ed ai suoi ragazzi “fare la storia“. L’atteggiamento quest’anno sembra essere quello giusto e se il mercato dovesse concludersi nel modo giusto i biancocelesti potrebbero anche riuscire a realizzare una stagione di livello. E quale miglior occasione di dimostrarlo se non contro i campioni d’Italia? Paradossalmente contro i bianconeri non è neanche tanto importante fare il risultato (ovvio che qualora dovesse arrivare un risultato positivo si toccherebbe il cielo con un dito), quello che il popolo laziale vuole vedere è l’atteggiamento giusto: vogliono vedere i loro beniamini dimostrare di essere SQUADRA. Insomma dare seguito ai bei segnali visti a Bergamo. 24 ore e avremo la risposta. Insomma siamo un po’ stanchi di vedere Golia che annienta Davide. E’ il momento di riportare le cose al loro posto.
Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: la Juventus di Allegri.
Marco Lanari