Il 22 agosto 1913 nasceva a Pisa il fisico Bruno Pontecorvo. Dopo aver fatto parte tra il 1933 e il 1936 del gruppo formatosi intorno a E. Fermi, collaborando alle ricerche sulle proprietà dei neutroni lenti, si trasferì a Parigi, dove lavorò con F. Joliot-Curie all’Istituto del radio, ottenendo buoni risultati nella fisica nucleare.
Nel 1940 si trasferì di nuovo, questa volta negli USA, dove mise a punto un metodo di carotaggio neutronico utilizzato ancora oggi nelle ricerche petrolifere. Nel 1943, in Canada, prese parte alla realizzazione del reattore nucleare di Chalk River. Nel 1948 divenne direttore tecnico nei laboratori atomici di Harwell in Inghilterra; nel 1950 si trasferì in URSS, dove diresse uno dei gruppi dell’Istituto nucleare di Dubna a Mosca. Nel 1963, essendo embro dell’Accademia delle scienze dell’URSS, fu insignito del premio Lenin; da 1982 è socio straniero dei Lincei. Dopo le ricerche in fisica dei neutroni dedicò i suoi studi a varie questioni concernenti la fisica delle particelle elementari, in particolare dei neutrini. Nel 1959 ipotizzò l’esistenza di due tipi di neutrini (neutrino-e e neutrino-μ), suggerendo un metodo per evidenziarli sperimentalmente; ideò il metodo cloro-argon per la rivelazione dei neutrini e si occupò del problema della massa dei neutrini. Afflitto dal Parkinson morì a Dubna, in URSS, nel 1993. Per sua espressa volontà, metà delle sue ceneri vennero sepolte nel cimitero di Dubna e l’altra metà nel cimitero acattolico di Roma.