La Germania è forte…e lo sa perfettamente, non per niente sono i Campioni del Mondo. Ogni ruolo è pieno zeppo di Campioni (anche se ora c’è un Klose in meno), e insieme creano una macchina praticamente perfetta che con la fine del ciclo spagnolo si appresta a giganteggiare ancora per molti anni. Ma per dimostrarlo dovranno passare anche attraverso un ostacolo che ora come ora andava evitato assolutamente: l’Italia di Antonio Conte. Già l’Italia è ormai da anni un vero e proprio tabù per i tedeschi, poi ora che ha l’indole del guerriero Conte sicuramente qualche amore in più ci sarà nell’affrontarli sabato a Bordeaux. Non sembra però essere preoccupato Toni Kroos, che alla vigilia di Germania-Italia ha dichiarato in conferenza stampa ai media tedeschi. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “Perché l’Italia dovrebbe essere un trauma per me? Spiegatemelo. L’ho incontrata una sola volta in un grande torneo. I nostri precedenti con l’Italia non contano, non possiamo cambiare il passato – spiega Kroos -. È importante invece batterli adesso, in modo che il nostro Europeo prosegua. Certo, la vittoria contro la Spagna però mi ha sorpreso, soprattutto nel modo in cui è arrivata. Saranno gli avversari più forti incontrati finora all’Europeo e la cosa mi eccita. Sappiamo come giocano, con una difesa a tre che diventa a cinque in fase difensiva. Sono una squadra incredibilmente compatta e che con calma costruisce l’azione da dietro. Lo fanno da anni e forse è anche per questo che contro di loro non è mai facile. Ma vedrete in campo che tattica useremo per batterli, io sono ottimista“.
La fiducia nasce anche dall’ultimo precedente: il 4-1 di Monaco di Baviera nell’amichevole del 29 marzo: “Credo che metteranno in campo una formazione simile. Allora non c’era Chiellini ma gli altri sì. Dubito, però, che assisteremo a una partita simile a quella di marzo, questo è un quarto di finale di un Europeo. Khedira? Parlerà con Löw, può essere utile ma tutti qui abbiamo affrontato gli italiani in passato. Nell’ultima stagione, per esempio, il Bayern ha affrontato la Juve in Champions. Non sono degli sconosciuti, ma conta come affronteremo i loro punti di forza“.