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Tramezzani: “Con Inzaghi siamo amici, abbiamo anche giocato assieme. Ha tutte le carte in regola per…”

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Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Tramezzani. L’attuale vice allenatore dell’Albania ha parlato dell’esperienza fatta agli Europei di Francia e del tecnico laziale Simone Inzaghi, suo ex compagno di squadra.

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Sull’Albania: “Anche se non siamo riusciti a passare il turno abbiamo disputato un buon torneo. Ci siamo trovati molto bene, siamo soddisfatti di quanto fatto dalla nostra squadra e di come ci siamo  comportati contro squadre più esperte di noi. Ora pensiamo a settembre, quando ci saranno le qualificazioni per i mondiali. Ajeti nell’ultima partita in Francia è stato eletto migliore in campo dalla UEFA: per noi è un difensore importante, è attento e sempre concentrato; conosce i suoi limiti e per questo cerca di giocare in fase anticipo sull’avversario, cerca di non dare profondità per evitare di avere problemi maggiori. Al Torino potrà migliorarsi e proporsi ad alti livelli, è bravo, semplice e difficilmente sbaglia. Berisha ha rinunciato a dei giorni di vacanza per partire con la squadra, ciò dimostra la sua serietà e professionalità, è un ragazzo umile con una grande voglia di lavorare per poter migliorare e mettersi a disposizione della squadra e del tecnico. Come tutti vorrebbe giocare il più possibile. Etrit è molto bravo, per noi è un giocatore fondamentale, se siamo arrivati agli Europei per la prima volta nella nostra storia lo dobbiamo anche a lui”.

Su Inzaghi: Ho giocato assieme a Simone, siamo amici. E’ un ragazzo umile, corretto e molto professionale. Nel settore giovanile ha fatto un buon lavoro e sin da subito ha mostrato di poter far bene, come fatto anche nel finale della scorsa stagione. Sono contento che la Lazio gli abbia dato fiducia. Bielsa è un tecnico conosciuto ovunque e con un certo profilo internazionale, ma Inzaghi è il punto di unione tra la società e i tifosi, i sostenitori biancocelesti gli sono molto legati e vedrete che i fatti mi daranno ragione, Simone saprà essere pronto ed all’altezza. La sua squadra è sempre propositiva e il suo gioco non è affatto scontato, sfrutta la difesa proponendo un gioco aperto in base alle caratteristiche dei singoli senza perdere però l’equilibrio. Cerca di ottenere i risultati  con il bel gioco. I giovani biancocelesti devono fare esperienza, bisogna farli crescere”.

Sui giovani biancocelesti presenti in ritiro:Germoni mi è piaciuto tanto nello spareggio di Empoli, fu il migliore in campo, è cresciuto molto difensivamente, Palombi ha solo bisogno di giocare. Murgia può garantire l’impiego in prima squadra già da ora, può fare diversi ruoli di centrocampo ma lo vedrei bene anche come seconda punta o trequartista. A livello tecnico tutti mi hanno parlato benissimo di Morrison, ma questo non basta. Mi auguro che dopo questo ritiro per lui le cose miglioreranno, quest’anno può far molto meglio della passata stagione. L’ho visto giocare anche come esterno d’attacco e non ha fatto male, se riesce a capire l’importanza del collettivo può crescere molto. Come mezz’ala può migliorare anche quando non si è in possesso del pallone, giocare più centrale può facilitargli il compito, oggi il calciatore deve conoscere tutte e due le fasi. Quando si ha tanta qualità l’importante è avere fiducia nei propri mezzi e la voglia di fare bene per essere decisivo in ogni posizione. Un ruolo alla Pirlo? Per ora no, ma con tanto lavoro può senz’altro diventare anche un regista basso”.

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